Bruschetta con gorgonzola, uva e timo

Ormai pensare al cibo si sta rivelando un’occupazione molto piacevole di evasione ogni volta che ne sento urgenza o il semplice bisogno. Così oggi nel momento in cui una dottoressa più giovane di me riempiva la lista dei miei cibi ‘ostili’, io ho provato a salvare, da questa, qualche antico ‘spasimante’: il formaggio erborinato!

Ecco incapace di pensare al cibo in termini di ostilità, ho concesso al mio ‘peccato’ un’ultima occasione che ho ritenuto necessaria e irripetibile soprattutto perché la mattina mi ero garantita un pane rustico alle noci e semi di papavero.

Tornata a casa, desiderosa di ottemperare consigli e i buoni propositi della mia giovane dottoressa ho organizzato un divorzio indimenticabile con il gorgonzola che mi aspettava nel frigo: già un po’ ritrosa alle sue lusinghe sono stata parsimoniosa e ne ho tagliato una piccola striscia, ho abbrustolito sulla griglia due fettine sottili di pane rustico e ho lavato sotto l’acqua corrente una manciata di acini d’uva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricetta pane:

Ingredienti (per 750 gr di pane): 300gr di acqua; 1 cucchiaino di sale; 1 cucchiaino di zucchero; 1 cucchiaino di lievito disidratato; 520 gr di farine miste (io: 300 gr farina di grano duro; 220 gr di grano tenero); una manciata di noci; due cucchiai di semi di papavero.

Procedimento. Inserire nel cestello della macchina del pane gli ingredienti secondo il seguente ordine: acqua, sale e zucchero (in angoli differenti!), farine e sulla sommità il lievito, facendo attenzione che non entri in contatto con l’acqua. A questo punto avviare la macchina selezionando la modalità ‘pane di base’; non appena il segnale acustico per l’introduzione di nuovi ingredienti suonerà aggiungere noci e semi di papavero. Attendere i tempi predisposti dalla macchina secondo la quantità predisposta nel mio caso 3h e 20′ e aspettare che intiepidisca.

Preparazione bruschetta:

Tostare sulla griglia fettine sottili di pane e condirle con olio evo, quadratini di gorgonzola, acini d’uva (privati dei semi e conditi con del sale rosa e pepe qb) e foglioline di timo fresco.

Inutile raccontare la soddisfazione che ne è derivata: il pane caldo e fresco di giornata, l’uva raccolta la sera prima in campagna e il mio saluto al gorgonzola si è consumato in un abbinamento che consiglio agli amanti dei contrasti agrodolci!

 

18 thoughts on “Bruschetta con gorgonzola, uva e timo

  • Mamma che delizia questa bruschetta!! Adoro l’accoppiata formaggio-uva, anche se in realtà con il gorgonzola non l’ho mai provata, di solito faccio uva con primosale…
    Un divorzio in grande direi!!:) Da provare al più presto!
    Ciao Laura!

  • Quanto mi piace questa bruschetta Laura, l’abbinamento formaggio e uva sul pane è divino. Mi ricorda moltissimo le cene di quando ero piccola, per le quali, in autunno mia madre faceva sempre queste come antipasto, l’unica modifica era la’uso del formaggio fresco invece che il gorgonzola, perchè non a tutti in famiglia piaceva. Comunque la tua versione è fantastica, con il timo poi, deve risultare così profumata. Brava brava…=) E la prima foto è bellissima, mi piace molto!

    Un bacio,
    M.

  • Laura
    Ciao bella!non sai quanto ti ho cercata e ogni volta che provavo a cliccare sul tuo link una scritta mi diceva che era impossibile aprire il server 🙁 invece adesso ho risolto con il tuo commento 🙂 e si anche il primo sale non è male con l’uva!Per non-ricette come questa l’importante è tutta negli ingredienti che si scelgono 🙂 a presto!!!

    Giulia
    e si la situazione con la mia dottoressa è stata simpaticissima ormai le mie assenze e cadute di attenzione diventano frequenti quando sento qualcosa che non mi piace, per cui alla lista dei suoi divieti io opponevo la lista della spesa della mia prox ricetta 😀 Vivere d’eccezioni è una bella soluzione!

    Marcello
    Ciao caro!sono felice ti sia piaciuto l’accostamento e che sia per te un antipasto immaginario preparandoti all’assaggio dei formaggi francesi!

    Franci e Vale
    Sono felice di trovare tanta solidarietà… diciamo pure che per chi come noi ha questa passione il gastroenterologo è veramente un nemico naturale!!!

    Martina
    Buon palato quello di tua mamma 😉 qualità che anche tu mostri di avere in modo superbo!sono felice che questa versione della tua bruschetta dei ricordi ti piaccia 🙂 ancor di più mi piace sapere che la foto ti piaccia… non sai quanto!

  • Quella bruschetta parla da sola.. con semi di papavero e noci ne immagino gusto e profumo.. condimento originale e goloso.. insomma un dolce peccato che mi concederei più che volentieri adesso… strepitosa! un abbraccio:*

  • nnoooo, è il test delle intolleranze alimentari? … potrei morire scoprendo di non poter mangiare alcuni cibi …. e vivrei di eccezioni! 😉
    Sarebbe un peccato non potersi concedere una fetta di pane così invitante come questa! …. non potrei mai! 🙂

  • Al gorgonzola non resisto, è una delle cose più buone da mangiare per me, da solo a cucchiai o con qualsiasi altro abbinamento; con l’uva mi manca proprio… e lo provo sicuramente! Buono!!

  • Simona
    si è vero dolce peccato con quel tanto di piccante che non guasta! 🙂

    Elisa
    per il momento ‘si cerca’ nel lattosio… ma cmq certi piaceri già mi erano impediti a causa di un colesterolo familiare che non mi da scampo… ma io spesso evado da certi divieti…e lo faccio con un certo gusto 😉

    Enrica
    Come ti capisco!!!i formaggi li adoro tutti!!!!!spesso mi capita di abbinarli con la frutta anche con quella secca e sono momenti ‘unici’… 🙂

  • Un lato positivo dei divieti della dottoressa è che poi – quando fai un’eccezione alla regola – la apprezzi molto di più. Pensa che per un certo periodo io ho potuto mangiare solo mele, pere, carote e patate, perchè il mio medico stava studiando le mie stravaganti intolleranze: puoi immaginare la gioia quando ho potuto piano piano reintrodurre nella mia dieta tutti gli altri ingredienti!
    Quanto alla tua ricetta, bella e semplice! Avrei proprio dell’uva in frigo… 🙂
    Buona giornata!
    Jas

  • Jasmine benvenuta!
    Io comincio a pensare che soprattutto noi foodblogger siamo predisposti a causa della nostra ‘curiosità intellettuale’ nei confronti del cibo e dei suoi accordi ‘gustosi’, mannaggia!e’ vero però che il boccone piú gustoso è quello che nasce da un divieto o da un rapporto ‘a distanza’ con quello che piú amiamo mangiare!:-)

  • uhm.. so bene cosa vuol dire “divorziare” da alcuni alimenti.. diciamo che io più che un vero e proprio divorzio vivo in una condizione di affidamento congiunto, cioè magari li posso vedere, per un po’, ma non posso tenerli sempre con me (nel frigo)…
    e no nso cosa sia peggio. se mettersi l’ anima in pace e rassegnarsi all’ idea di dover rinunciare a qualcosa rifiutandola ogni volta che qualcuno te la offre rispondendo che sò.. “eh no grazie, la mia religione non me lo permette”, oppure poter mangiare qualcosa con dei LIMITI quantitativi… (50 gr di formaggio non sono neanche il bordino attaccato alla crosta…) che ti lasciano l’ acquolina in bocca… uff… “è un mondo difficile”. ma lo affronto meglio col tuo pane e formaggio con l’ uva!
    bacino!!!

  • No proprio divorzio no! Magari sarà solo una momentanea separazione…spero per te! Se scoprissi di essere intollerante ai latticini sarei nel panico e non tanto per i formaggi in genere, quanto per latte e yogurt. Certo che questa bruschetta rende l’allontanamento decisamente difficile! A quest’ora poi..ancora di più! Un bacione, in bocca al lupo 🙂

  • Ne hai ricombinata un’altra delle tue!!!!!!!!!!!
    Come resistere a questa bruschetta bella da vedere e immagino
    buona e profumata da gustare? anche io sono vittima del colesterolo
    alto, mi tufferei ogni giorno nel bancone del salumiere, lì proprio dove
    sono esposti in gran quantità tutti i tipi i formaggi italiani ed esteri.
    Da piccola ero ghiotta anche del semplice formaggino.
    Questa tua ricetta mi farà trasgredire……..Tanto adesso prendo la pillola!
    Che belle le foto! Ma che tranello vederne il contenuto e dover aspettare
    per provarne il gusto! Brava e sempre originale!

  • pici e castagne
    la definizione ‘affidamento congiunto’ è fantastica 😉 in realtà sono al momento nella fase ‘dieta precontrollo’ e già questa mi crea qualche problemuccio ma soprattutto mi rende così triste 🙁 terrò le dita incrociate fino a sabato e poi si vedrà!;-)

    Federica
    e si, ma lo sai che anch’io ho pensato subito a latte e yogurt? in realtà non amo nessuno dei due ma sono ottimi ingredienti nei dolci…quanto sono triste 🙁

    Antonella
    anche il mio colesterolo non mi consente certi piaceri, ma in questo caso c’era di mezzo un ‘divorzio’ e volevo lasciarmi il ricordo di un buon sapore sul palato. 🙂

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