Croque-monsieur: si tratta di un toast caldo dorato su entrambi i lati, che solitamente si presenta farcito con grujère e prosciutto cotto; per me resta un vecchio classico con cui mia madre saziava l’appetito impellente e fuori pasto da cui io e mio fratello venivamo assaliti di frequente. Oggi il ‘croque’ – mi piace chiamarlo familiarmente così – è tornato con prepotenza nei miei pasti da quando nuovi ritmi portano il tempo della mia giornata. Così la mattina quando riesco a organizzarmi per l’ora di pranzo, mi ritrovo a confezionare il mio spuntino preferito, con lo stesso piacere che riservo all’assaggio.
Per la riuscita di un croque-monsieur, la scelta del pane è fondamentale e se la versione classica si limita al semplice pane in cassetta, la mia scelta in genere si orienta su versioni più morbide a fette spesse, integrali o ai cereali.
Anche pani più rustici non sono da disdegnare e quando il tempo me lo consente mi capita di ‘progettare’ il mio ‘croque’ partendo dal pane che mi diverto a fare io stessa con la macchina del pane. A questo punto è possibile sbizzarrirsi con i più disparati accostamenti, va da sé l’idea che la scelta degli ingredienti migliori determinerà un migliore risultato.
La versione su cui si è orientato il mio estro ha molto dei sapori dei miei giorni preferiti, fatti di orto e campagna quando il sole ci consente la fuga dalla città. Così ecco che i fine settimana passati ‘fuori porta’ si concretizzano nel frigo ‘di città’ in preparazioni disparate mirate a conservare e trasformare tutto quello che la terra ci regala delle volte in eccesso: è esattamente dalla soddisfazione dei nostri raccolti settembrini che sono venuti fuori i pomodorini confit e il profumatissimo pesto. I primi, seppur molto piccoli, forse poco adatti per grandezza a questo trattamento, si sono rivelati intriganti per la piacevole sfumatura pungente e agliosa.
Le.noci fresche e il basilico particolarmente rigoglioso quest’anno del mio orticello di spezie, mi hanno regalato, invece, la soddisfazione di un pesto fatto in casa come mai mi era capitato di assaggiare così buono nell’equilibrio perfetto di ogni suo elemento. Non restava che uno speck morbido il cui sentore affumicato ha reso perfetto l’accordo del tutto.
Ricetta pomodorini confit:
Ingredienti: pomodori pachino o ciliegini (io ne ho riempito due teglie da forno); olio evo qb; una spolverata di sale e una di zucchero; due spicchi d’aglio tritati; spezie fresche: timo, maggiorana e origano.
Procedimento : foderare con carta da da forno due teglie da pizza; disporre sul lato della ‘schiena’ i pomodorini lavati e tagliati a metà. Condire con una spolverata di zucchero e una di sale (io sale rosa); un filo d’olio; aglio tritato e rametti di timo, maggiorana e origano freschi. Infornare a 130 ° finché i pomodorini non risulteranno ben caramellati. A questo punto è possibile conservarli per qualche giorno in un contenitore a chiusura ermetica. Ottimi per condire una pasta o come contorno ad un formaggio o carne bianca ai ferri.
Ricetta pesto
Ingredienti (quantità per 6-7 persone): 35-40 foglie grandi di basilico; 50 gr di grana; 10 noci tostate; olio evo qb; sale (io rosa) qb; 2 grandi spicchi d’aglio.
Procedimento : tritare nel bicchiere di un frullatore le noci tostate, il grana l’aglio ed emulsionare con un po’ d’olio quel tanto che basta a tritare con più facilità gli ingredienti. Assicurandosi che il composto mantenga una sua particolare ruvidezza, aggiungere le foglie di basilico lavate e asciugate solo alla fine. A questo punto aggiustare di sale e versare il composto in un barattolo aggiungendo altro olio in superficie. Mi sono ritrovata a misurare l’equilibrio perfetto, assaggiando il mio pesto ‘in divenire’: in questo modo è possibile correggere il sapore a cui tendere.
Ricetta croque-monsieur allo speck pomodorini confit e pesto
Ingredienti: pane in cassetta (io quello morbido ai cereali e farina semintegrale); speck morbido dell’Alto Adige, pesto casalingo; pomodorini confit (anche i pomodori secchi sott’olio andranno bene).
Procedimento: tostare su griglia il pane; su una fetta di pane un po’ di pesto, pomodorini e speck; assemblare il tutto e voilà un croque-monsiuer!
Mi piace tutto ma sai proprio tutto e i croque mi ricordano la mia amata Parigi ♥
Invitante come non mai!! ….e il pesto con le noci non l’ho ancora provato. Devo farlo!
Anche da noi l’orto di settembre ha dato un sacco di soddisfazioni!
Anche a me piace un sacco il croque monsieur e le mille versioni che esistono lo rendono davvero speciale. Questa coi pomodorini e pesto è una chiccheria 🙂 Bacioni!
Essendo appena tornata da dove sai, questi sapori non possono che allettarmi.
Sbav, sbav
conferma a pieno le mie aspettative, che panino favoloso… è quasi un peccato chiamarlo panino, però, ha ancora più anima e savoir fair di un panino, è un signore questo! 🙂 buona settimana! baci
bella ricetta nuova versione del famoso… grazie
Marcello
Che bello… Ma lo sai che a Parigi non ne ho mai ordinato uno?devo riparare!
Franci e Vale
L’orto e la campagna in genere stanno diventando una ragione di vita molto pericolosa… Sai quando pensi di mollare tutto e ritirarti nei boschi?ecco questa é la mia fase mentale ricorrente 🙂 chissá dove mi porterá? 😉
Zonzolando
Effettivamente sono tante le declinazione che lo rendono appetibile: io vorrei sondarle tutte! Benvenuti!
Radicchio
E si immagino, questo croque ha piú di un ‘amo’ che possa catturarti 😉 cara mia con quel palato che vai viziando in giro per l’Italia sono onorata di averti solleticato 😉 un bacione!
Giulia
Diciamo pure che questo nome lo aiuta a sembrare un ‘signor’ panino 😉 ma io aspetto di assaggiare il panino al lampredotto per stilare la mia personale classifica, sai com’é ‘sti toscani ne sanno sempre una in piú del diavolo! 😉
Edvige
Grazie cara e bentornata!
Laura, oddio, è troppo buono questo Croque, vabbè poi se ci metti lo speck, che è il mio affettato preferito (ok sono di parte=)), è tutto fatto. E’ davvero un signor Croque cara mia, con i pomodori confit , il pesto, mamma mia davvero una goduria. Quanto sei brava?!
ps. le foto sono proprio belle=) quella del pesto è davvero bella!
un bacione
M.
laura, ma sai che anche io mi sto “dedicando” ai croque ultimamente?! il tuo è favoloso!
p.s. ti scrivo presto, se ti va la prossima settimana, o quando vuoi tu, potremmo incontrarci…un bacio.
Martina
Cara, non sai che bello sapere che le foto ti piacciano, ultimamente mi impongo qualche regola… e se mi dici che il risultato c’è, forse devo continuare così 🙂
anche io adoro lo speck, ma non avevo mai pensato ad un mix del genere forse perché gli ingredienti che ho utilizzato li ho sempre graditi molto separatamente… ultimamente da quando ho qualche limitazione, il mio palato è diventato creativo e compensa i divieti con alcune trasgressioni 😀
Valentina
Non vedo l’ora!La prossima settimana andrà bene, sto pensando a qualcosa di goloso per te 🙂
una splendida presentazione e un panino che non chiamerei panino, è troppo riduttivo….Complimenti…un abbraccio
Che spettacolo queste ultime tue foto!!!!!!!!!!
Altro che panino o croque che dir si voglia…….. questo è un vero piatto unico!
C’è proprio tutto, il pane (carboidrati), lo spek (proteine), il pesto (vitamine)
le noci contenute nel pesto(omega3).
Immagino che possa essere un validissimo antipasto prima della pizza o
in una cenetta rustica con gli amici. Ma se siamo come al solito in due è
proprio una bella cena gustosa. Mi recherò al mercatino del mercoledì dove i coltivatori della mia zona portano i loro prodotti appena raccolti, così che il gusto di questa croque sia più possibile uguale alla tua.
Grazie per questa allegra sfiziosità adatta a tutte le stagioni!
Un abbraccio forte forte.
questo croque monsieur l’ è tanta roba…. e l’ è tutta bòna… a me solo a vederlo viene da abbracciare stretto stretto il monitor per prender anche solo una mollichina!!!! :O)
Chiara
Mi piace cimentarmi nelle differenti categorie e aver inaugurato quella dello street food con questo croque che vi è piaciuto tanto 🙂 è vero, non è un panino è un tira tira!Grazie!
Antonella
Invece io ti do un consiglio, gustalo pure in ‘solitudo’ e in silenzio e poi ne riparliamo 😉
Elisa
cara signorina dei pici e delle castagne 🙂 questo commento in toscano è una delizia, quando riusciremo a incontrarci preparerò un croque anche per te e sceglieremo una villa romana dove rendergli onore 😉
Carissima Laura.. un “signor” croque oserei dire, che buca lo schermo… sono sempre affascinata dalle tue preparazioni..”produzione” – ” realizzazione” che ci regali sempre con favolose immagini che ci tuffano nei prodotti della terra più genuini… ricetta meravigliosa! un abbraccio e buona domenica:*
Simona
Grazie le tue parole sono una bella ‘coccola’ e uno stimolo a sperimentare cose nuove!Un bacio grandissimo anche a te 🙂
Signora, lei fa diventare un panino, per quanto bio e genuino, una poesia… Pensando alle diverse Colazioni sull’erba pittoriche del passato, che questa magnificenza culinaria mi hanno rimembrato, la saluto provando la sua ricetta sperando che mi esca una specialità! 🙂
Barbara Martusciello
Barbara
Cara mia, una colazione sull’erba in onore di altre più famose, io la faccio volentieri con te, che con un tuo commento riesci a far passare anche un panino un ‘opera d’arte 😉
fantastico, semplicemente! Adoro i panini 🙂
…. Da parte di Lollo…. Boooono…. Difficile da mangiare, ma si organizza …..
Nenè
Oilà che sorpresa!bhè di a lollo che recupereremo presto!!!;-)