[Post in collaborazione con MCM EMVBALLAGES DITRIBUTORE UFFICIALE WECK]
E’ così insieme al freddo è arrivato anche l’osteopata.
Non ho ben capito di quale professione si tratti, né perché nel suo studio ci siano tante scritte cinesi.
Forse il cinese è un diversivo, un modo per alludere ad una medicina alternativa che io non conosco, proprio come non conosco il cinese.
O forse il cinese ha a che fare con Silvia: in famiglia è lei che parla cinese, ‘pensa cinese’ e lavora con i cinesi da sempre, quindi, forse, sono finita dentro la sua spirale cinese anche io, il giorno in cui mi ha mandato dal suo osteopata.
Un po’ come quella volta che mi ha spedito dal suo parrucchiere, assolutamente cinese anche lui e così tanto cinese che alla fine mi sentivo un po’ cinese anch’io.
Mia madre in quell’occasione mi disse di non farci caso che tanto io passavo per cinese anche ai tempi delle medie: quando il mio professore di musica le chiese la ragione dei miei ‘occhi così tirati’ da diventare argomento di discussione tra loro.
Va da sé che forse è per questa stessa ragione che anche il parrucchiere di Silvia ha pensato fossi cinese anche io, come lui, che lo è veramente.
Ma a parte tutto, in quest’ultimo periodo ne sono successe di cose ‘cinesi e non’, come ad esempio che insieme al freddo è arrivato anche l’osteopata.
Forse dalla Cina, forse no, ma ad ogni modo con il freddo ci si irrigidisce e questo si sa, per cui di che stupirsi se insieme al freddo arriva di pari passo anche l’osteopata?
La sua dote sorprendente è stata quella di rivelarmi l’ovvio: e cioè pare che la gente non sia più in grado di rilassarsi. E che si irrigidisca tanto, oltre che per il freddo, perché non sa più di gratificarsi.
“Basta tornare ad ascoltarsi” – l’osteopata dixit. E io ho provato a credergli anche se in realtà non ho ancora ben capito di quale professione si tratti, né cosa abbia a che fare lui con la Cina e tutti i suoi derivati.
Ma per dare un senso alle settanta euro che mi ha sfilato in meno di mezz’ora, ho pensato di non irrigidirmi più, che non è molto economico farlo.
E per ‘tornare ad ascoltarmi’ ho mosso il mio pensiero ‘positivo’ verso l’idea più gratificante che il mio genio abbia saputo mettere a fuoco: una crema di nocciole golosa e molto molto terapeutica ‘contro il logorio della vita moderna’ come recitava una nota pubblicità dei miei anni migliori.
Droit 140 ml –MCM emballages distributore Weck
Ai tempi anche mia madre si curava così: quando osteopati e cinesi non erano molto diffusi, e peccato lo fossero, invece, l’olio di palma, gli addensanti e tutti quei grassi aggiunti che non erano poi così ‘gratificanti’, come oggi si è scoperto.
E allora io, per gratificarmi invece come conviene farlo, ho pensato di rivolgermi ad una ricetta molto semplice ma non banale, il cui risultato è assicurato dall’ottima resa di pochi ingredienti: nocciole, cioccolato, zucchero e olio d’oliva.
Tube 340 ml –MCM emballages distributore Weck
Ecco, insomma, un vero e proprio rimedio naturale, ed economico, per ovviare all’osteopata, alla Cina e ideale per stati d’irrigidimento non previsto o di pura e irrefrenabile golosità. Tutto qui.
La mia crema di nocciole, in realtà, è anche l’occasione di parlare di una nuova collaborazione che in questi giorni mi ha appassionato e che mi ha offerto tanti spunti di riflessione in cucina: si tratta della possibilità offertami da una grande azienda MCM EMBALLAGES DITRIBUTORE UFFICIALE WECK, nota per la ricca scelta di barattoli di conserva e bottiglie, dal design accattivante e dalla originale versatilità per qualunque tipo di utilizzo.
A questo proposito sarà bello scrivere e raccontare tutto ciò che è stato messo a disposizione della mia creatività, nella speranza che questo possa essere d’ispirazione anche a chi avrà voglia di seguire le mie sperimentazioni.
Quanto invece alla ricetta, è doveroso dire che l’ispirazione della ‘nutellina fai da te’ ha origini libresche come è giusto avvenga quando le belle ricette finiscono sulla carta diventando un po’ più esclusive rispetto al passa parola o alla circolazione mediatica sul web. E’ andata così che le nocciole dei miei alberi hanno sostituito ben più note mandorle fotografate e cucinate dalla cara Rossella nel suo suggestivo “All’ombra dei mandorli in fiore” diventando l’ingrediente aggiunto di ben altra sua ricetta di biscotti e per la quale urge entrare in possesso del suo ultimo libro. Presto nel mio prossimo post!
Ricetta crema di nocciole (veg)
- 150gr cioccolato fondente di ottima qualità
- 150gr nocciole già sgusciate e tostate
- 2 cucchiaio di olio evo
- 2 cucchiai di zucchero a velo
- 1 pizzico di sale
Procedimento:
- Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente.
- Nel frattempo frullare sottilmente le nocciole con lo zucchero a velo, poi aggiungere l’olio, il sale e continuare a frullare.
- Mescolare insieme il cioccolato fuso e il composto alle nocciole, trasferire in un vasetto precedentemente sterilizzato.
- Si conserva al fresco e riparo dalla luce per 15 giorni (non in frigo, diventa non spalmabile).
Ma che meraviglia! Anche io faccio la crema di nocciole e cioccolato in casa e devo dire che questi vasetti sono adorabili 🙂 bravissima!!
Ciao Veronica, benvenuta!Sono felice ti sia piaciuta questa ricetta, visto che sei un’esperta di questa golosità 🙂 Io era da un bel po’ che sentivo di dover affondare il cucchiaino e qualche affanno in uno di questi barattolini 🙂 Ti ringrazio della visita e ti abbraccio!
Ecco finalmente quella nota di colore e calore che aspettavo con ansia…. Così come scritto, per riprendermi dall’irrigidimento di Trump presidente e di un Novembre non proprio gioioso, mi tuffo in versione morettiana nella tua bella crema di nocciole e libero le endorfine. E ti leggo, ché è proprio un bellissimo piacere questo tuo appuntamento domenicale.
Baci
Cara mia sono felice di essere riuscita a palesarmi almeno da queste parti 🙂 Trump ha irrigidito anche me, ma vorrei fare a meno di andare dall’osteopata anche per lui 😀 E anzi io penso che Moretti e la sua ironia sia perfetta per tanti ‘non sense’ (scritte cinesi a parte) che mi gravitano attorno in questo periodo, per cui che ben venga una ‘nutella’ formato famiglia!Ti abbraccio fortissimo in attesa di poterci rivedere al più presto senza acquazzoni e scosse di terremoto 😉 A presto!
No, sono senza parole!!!
Davvero senza, Laura…
<3
E anche un po' emozionata di vedermi qui attraverso le tue mani e i tuoi occhi…
Hai visto, ci ho messo un po’ ma come vedi c’è stato un fatidico giorno in cui ‘ti ho cucinato alla seconda’ 🙂 e in realtà guarda che da queste parti grazie alle tue ricette sono rimasti senza parole colleghi e amici che avuto il piacere di ‘assaggiarti’ e hanno pensato in qualche modo che il merito fosse mio!Ti abbraccio e brava tu!
Il marrone è un colore meraviglioso… La “nocciolata” va forte anche a casa mia, con Ingrid ce la concediamo che è una bellezza e se ci metti pure che a volte, senza motivo, si ride e si ride…diciamo che forse ancora per un po’ l’osteopata riesco a sfangarlo anch’io! Ci voleva proprio, in questo momento, la tua bellezza, il tuo gusto per la vita!
Valentina bella, si se possibile facciamone pure a meno, più economica una sana nutellina io direi 🙂 soprattutto se non si hanno problemi seri, che non è il nostro caso 😉 Per te e Ingrid c’è una bella scorta di nocciole e noci, dobbiamo solo rubarci un momento!Vi penso!!!
La prima volta che sono stata dall’osteopata – che non era cinese ma quebeocoise 100%- sono tornata a casa con una pallina rossa con cui esercitarmi per alleviare il dolore alla schiena… sai quanto sarebbe stato meglio tornare a casa con un vasetto della tua crema di nocciole?!?! Attendo con ansia la ricetta dei biscotti! Un abbraccio!
Margherita cara, da quello che dici si capisce che il tuo lui era un osteopata 100% 😉 con tanto di pallina professionale!!!!Io invece ho avuto un’esperienza molto sui generis 🙂 ecco perché ho pensato di poter provvedere da sola alla terapia migliore e ‘fai da te’ 😀 I biscotti sono eccezionali e prometto solennemente che proverò a pubblicare la ricetta il prima possibile!Giuro!Un bacio a voi tre!;-)
Ahahahah Laura bella ti trovo in ogni parola e deliziosamente (conoscendo tutti i retroscena, raccontati tra cucchiai di zuppetta di fagioli e sorsi di vino rosso) ridacchio di gusto! Bella sei, dai tanti baci al Russo. Vi salutano i bimbi!
Per te che sai ogni retroscena del mio caro ‘dottore’, limitarsi a parlare solo della stranezza delle scritte cinesi alle pareti è praticamente ‘censura’ 😀 Un bacio a voi mitici tutti!
E’ sempre un piacere passare di qui ed immergerci nelle atmosfere uniche dei pittoreschi racconti Russo 🙂 Se poi c’è anche un vasetto così cremoso e goloso che ci aspetta allora non abbiamo proprio bisogno dell’osteopata, una fetta di pane spalmata di questa meraviglia siamo proprio sicure che farebbe sparire l’irrigidimento a chiunque!
Una deliziosa coccola quotidiana che dobbiamo proprio provare visti i chili di nocciole che abbiamo raccolto quest’anno in giardino!!
Un bacio e felice fine settimana
Pancettine belle, anche voi ricoperte di nocciole?Io quest’anno ho deciso di volerle terminare tutte 🙂 e cucinarle e impastarle a più storie possibili, per rendere onore a tutti i discorsi e i racconti che vengono fuori dalla raccolta 🙂 Aspetto con curiosità di leggere le vostre golosità ‘nocciolose’ ed entrare nei vostri paesaggi di fiaba!
Ecco..adesso devo passare tutta la mattina con la fame, ma che voglia mi hai fatto venire!! La faccio di sicuro questa e spero di riuscire ad assaggiarne un po’ prima che me la spazzolino via tutta le cavallette di casa!
Monica, io ho avuto lo stesso problema e infatti per evitare che ce la spazzolassimo tutta direttamente dal barattolo, ho ideato una seconda ricetta che ne prevedeva l’utilizzo… ma, come dire, è stato inutile lo stesso 🙂 Grazie mille per la tua visita!
La mia “scusa” sarà l’insegnante di pilates malata (con conseguente schiena bloccata, di nuovo).
Dovrò ASSOLUTAMENTE “sciogliermi” in questa crema 😛
Imperdibile!
Ottima scusa Francesca!!!;-) Io dico che la schiena bloccata è più felice se può consolarsi così, ovviamente la mia artrosi cervicale ne sa qualcosa!;-)
Proverò subito a farla per i miei bambini. Scusa la domanda, ma non sono un’esperta di cucina, potrei utilizzare il cioccolato al latte invece che quello fondente visto che a loro non piace molto il sapore forte di questo cioccolato?
Ciao Maria Luisa!Allora considera che il sapore di questa crema grazie alla presenza dello zucchero è molto simile a quello di una nutella, ad ogni modo se preferisci sostituire il cioccolato l’unico consiglio che ti darei è quello di ridurre o addirittura omettere lo zucchero, perché il cioccolato al latte si distingue da quello fondente proprio per dolcezza. 🙂 Mi raccomando fammi sapere come va!;-)
Non sono per nulla un’amante dei dolci…però, visto che le tue foto sono meravigliose e la ricettina così facile, la proverò senz’altro! Renderò così felici gli altri 3/4 di famiglia che invece adorano nocciole & co.!
Azzurra grazie!:-) Sono felice di essere riuscita a tentarti e mi raccomando aspetto notizie sulla felicità dei 3/4 di famiglia che adorano le nocciole!!!;-) Un abbraccio a te!
No ma questa crema oltre a mandare via l’osteopata, caccia via anche la depressione!! <3
Via via l’osteopata Giorgia!Va via tutto come questa cremina, giuro!…anche la depressione 😀 Un bacio!
Grazie per questa ricetta, la farò sicuramente per mia figlia che va matta per il cioccolato.
^__^
Ciao Marzia! Assolutamente si, dovrai farla e farmi sapere cosa ne pensi 🙂 ne sarò felicissima!
Ma io la devo provare a tutti i costi! Mi nutrirei solo di nocciole!!!!
Simona cara, secondo me si devi provarla e mi sento di dirti che la sua bontà è pari ad un ‘amore non di mezza stagione’ 😉
ahahah ma come ti scambiavano per cinese dalle medie? Per i tuoi bellissimi occhi? Mi hai fatto morire!
Comunque ho un sacco di nocciole e mi sa che stamattina mi dedico!
Grazie!
Cara mia, dedicati dedicati pure alle nocciole e vedrai che coccole per il palato 🙂 E si ‘orientale’ presunta sin dalla nascita, tutti ne sono sempre stati in certi in Abruzzo… ma devo dire che anche i cinesi di Roma ne sono convinti!;-)
Tu m’hai provocato…e io …. mi sento tirata in causa!
Se l’esperienza dell’osteopoata cinese ti lascia perplessa ( che comunque visti i risultati culinari, direi che è un bene), alla prima occasione ti faccio fare una immersione totale in una cucina cinese e vediamo che ne viene fuori!!
Non amo la Nutella, ma solo crema di nocciole!! Se me ne regali un vasetto la faccio assaggiare ai miei amici cinesi, e poi vediamo che dicono.
Eccola là!!!Cara mia io direi che la Cina debba entrare al più presto in queste pagine con il tuo aiuto 😀 Ormai qua tutti ti conoscono e sanno che tu sei quella che parla con i cinesi e io quella che un po’ gli assomiglia 😀 Io ti regalo un vasetto di questa crema voluttuosa e tu in cambio mi organizzi un corso sui ravioli cinesi da riportare proprio qui!;-) Che ti pare?
Prepara l’attrezzatura, che dopo il capodanno italiano ci sarà quello cinese! E lì ai voglia a fare ravioli!