Come il caso di una zucca

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Con il primo stipendio in mano, più di dieci anni fa, mi sono concessa un pomeriggio al supermercato. C’è un gran bisogno di farlo, prima o poi, soprattutto se si sente il bisogno di emanciparsi dal solito cibo di famiglia e scoprire l’ignoto.

Nel mio caso un gesto di rivoluzione era necessario: quanto meno per svincolare il cibo da un pregiudizio famigliare per tutto ciò che è sempre rimasto inesplorato o addirittura bandito dalla nostra tavola. Fosse anche il caso di una zucca.

Ecco una zucca. A chi dice che è bene “tagliare il cordone ombelicale” io consiglierei di prendere in considerazione una zucca.

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Una zucca insomma, dal sapore dolce come quello di un’esperienza tanto attesa, fosse anche solo l’esperienza di una zucca. Una zucca e basta.

E proprio la zucca in questi anni per ripagarmi, forse, di così tanta e inaspettata considerazione, ogni inverno arriva puntuale, e in regalo, da chiunque mi conosca abbastanza bene da sapere come rendermi felice.

Così ho passato il mese di gennaio a immortalare tutte le zucche del mio inverno, entrate in casa prima di trovare opportuna declinazione in cucina.

E’ stato però solo il ‘caso’ della zucca violina a risolversi in zuppa. Forse perché solo nel suo specifico è inutile accanirsi sullo sfinimento della polpa in purea e tanto vale allora che tutto resti in pezzi come in una zuppa: la polpa della zucca, la roveia, il farro e i funghi porcini rinvenuti apposta per l’occasione.

Così è nata la zuppa più ricorrente di questa stagione mentre fuori gli alberi hanno perso fino all’ultima foglia e il gatto rosso aspetta solo che io apra la porta.

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Ricetta della zuppa di farro, zucca, roveia e funghi porcini 

Ingredienti:

  • 300 gr di zucca
  • 300 gr di farro
  • 150 gr di roveia
  • 1 spicchio di aglio
  • 50 gr di funghi porcini + 1 bicchiere d’acqua
  • 4 cucchiai di olio.
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 bicchieri di acqua o brodo vegetale qb
  • sale qb
  • pepe e parmigiano per servire (facoltativi)

Procedimento:

  • Mondare la zucca e tagliarla a cubetti piccoli
  • Lessare separatamente il farro e mettere da parte
  • Mettere in ammollo i funghi essiccati in un bicchiere d’acqua
  • Soffriggere olio, aglio e rosmarino
  • Aggiungere la zucca e la roveia e sfumare di tanto in tanto con l’acqua dei funghi
  • Non appena la zucca risulterà più morbida ricoprire con due bicchieri di acqua e aggiungere i funghi.
  • Quando la zuppa risulterà bene amalgamata salare e aggiungere il farro già cotto.
  • Servire con pepe e parmigiano.

come il caso di una zucca

6 thoughts on “Come il caso di una zucca

  • Quella zucca così perfetta, con, buccia tesa e lucida, aranciata, con, polpa profumatissima, che mi sembra tanto la mia amatissima moscata di Provenza ….e una zuppa che profuma di cucina, di buoni sentimenti, di cose condivise con generosità.
    Le amiamo molto le zuppe e le vellutate di zucca durante l’inverno. E questa tua ha profumi che riconosco, quasi a occhi chiusi.
    Ne prenderei un mestolo, anche ora che è quasi mezzanotte, che tanto la carrozza ritorna zucca tra poco e allora tanto vale che quella zucca diventi a sua volta zuppa….

    • Cara Reb quella zucca lì è stata con noi il brevissimo tempo di due soli giorni, che è uno dei motivi per cui la ‘mia’ zucca per quanto principesca, non avrebbe mai avuto il tempo di trasformarsi in carrozza ma solo in una zuppa 🙂 Di mestoli di zuppa e chiacchiere per te ce ne saranno sempre a qualunque ora tu decida di passare da queste parti 🙂 Un abbraccio!

  • E fotografare ogni zucca che arriva in casa è un pensiero che solo chi ama e rispetta il cibo può avere!!! Quel concetto del gesto rivoluzionario è qualcosa su cui ho ragionato anch’ io parecchie volte sai?

    • Di quel concetto del gesto rivoluzionario non sai quanto mi piacerebbe parlare con te: forse perché sono sicura che condivideresti con me l’idea, che le più grandi rivoluzioni si servono dei gesti e delle scelte più semplici, nella vita come in cucina. Lo so che la pensi come me, cara Gabila!;-) Ti abbraccio fortissimo!

  • Ti ritrovo in ogni parola e in ogni foto e riesco ad immaginare molto bene quella ragazza di dieci anni fa che con il primo stipendio in mano va a comprare una zucca 🙂
    Zucca che ho avuto modo di apprezzare in svariate declinazioni qualche sera fa, anche sotto forma di drink tra l’altro!
    Lauretta ma quanto è diventato bello quel gattone rosso!!!

    • La zucca in soluzione alcolica mi sembra il modo migliore per recuperare tutto il tempo trascorso senza zucca! 😀 Ovviamente la zucca più buona l’ho mangiata in ottima compagnia con uvetta e feta… già replicata!Quel gattone si porta dietro tutti i miei sensi di colpa quando penso che basta la parola ‘rosso’ a issare le orecchie di Vanda!:-)

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