Le triglie ogni tanto prendono il posto del salmone nel mio piatto. Quando le trovo di media grandezza, succede che anche Karim ignora il salmone e sceglie per me le triglie più belle del suo banco. Questa volta non ho guidato la sua mano in direzione del mio taglio ideale, questa volta ho voluto sfilettarle io, lasciare la coda a sigillo, e annodarle a filo stretto. Dentro, tapenade.
La tapenade è stata oltre che una bella scoperta, un graditissimo regalo: un pensiero “per il mio palato mediterraneo” mi ha detto Valentina il giorno in cui ci siamo conosciute. E’ stato così che ho scoperto di avere ‘gradi di parentela’ con un sapore che non avevo mai incontrato prima e il fatto che a intuire tutto sia stata Valentina, una persona mai vista prima di quel momento, ha reso il piacere della rivelazione pari alla suggestione di una predestinazione non sospetta.
Ma se la tapenade di Valentina era tutta pensata intorno ad una sapidità ideale, la tapenade per le mie triglie si è orientata verso aromi agrodolci cui ha pensato la presenza dei peperoni e della cipolla fresca. E così come spesso capita da un po’ di tempo a questa parte, i profumi ‘in corso d’opera’ mi hanno rivelato con un certo anticipo i sapori nel piatto e convincendomi prima del previsto del piacere dell’assaggio. E così è stato.
Ricetta tratta da “Fish & Fish” di Delphine de Montalier
Ingredienti (per quattro persone, 30’ di preparazione – 20’ di cottura): 8 triglie di medie dimensioni sfilettate; 1 peperone rosso tagliato a dadini; 1 peperone giallo tagliato a dadini; 1 cipolla tagliata a dadini; 16 olive nere snocciolate e tagliate a pezzi (io olive taggiasche); olio evo; sale e pepe qb.
Procedimento: preriscaldare il forno a 210°C. Scaldare 2 cucchiai d’olio d’oliva in una padella a bordi alti e cuocere la cipolla e i peperoni a fuoco vivo dai 5-7 minuti, facendo attenzione che non brucino. Quindi incorporare le olive, salare e pepare. Preparare i cartocci con fogli di carta stagnola spennellati d’olio evo. Farcire ciascuna triglia con la verdura cotta e sigillare con filo da cucina. Posizionare i pesci sui cartocci, richiudere con cura e infornare per 10’. Servire le triglie nel loro cartoccio per mantenerle al caldo fino all’ultimo momento.
Bel piattoooooo!!!!! Gli ingredienti sono di mio gradimento, le olive taggiasche sono le mie preferite, soprattutto con il pesce. Poi ti darò qualche mia ricetta. Una curiosità: non rimangono le spine nella triglia? Anche se sfilettata bene? Comunque brava. Bacio
adoro le triglie! quando le trovo le prendo sempre, oh che meraviglia, devo provarlo! bellissime foto come sempre, quanto mi piace il tuo stile!
Se mi era venuta voglia di assaggiarle ieri notte tardi, appena le ho viste, significa che sono davvero davvero invitanti… 🙂
E’ un bel piatto mediterraneo, in cui hai fuso bene colori e sapori. Per un attimo sono tornata in Sicilia, è piena estate, ho i capelli bagnati, sono seduta davanti al mare e il tempo scorre lento.
(cucchiaino rosso e unghietta rossa, bella la corrispondenza!)
Anche questo è un piatto molto invitante che vorrei fare a breve soprattutto perchè mi piacciono molto le triglie ma per me che sono allergica, purtroppo, ai peperoni quale altre verdura mi consigli di usare!!!!
Baci
Daniela
Triglie croce e delizia!Cara Daniela purtroppo le spinette sono un operazione barbosa che va fatta: allora quando le avrai sfilettate, fai scorrere le dita sulla superficie, là dove sentirai pungolare i polpastrelli c’è una spinetta da estirpare con le pinzette da pesce 🙂 diciamo però che la bontà del risultato merita questa pazienza 😉
Barbara
E’ inutile le triglie sono veramente simpatiche!!Grazie, ultimamente cucino e preparo tutto davanti l’obiettivo e rispetto alla messa in posa del piatto vengono fuori foto non perfette dal punto di vista della resa ma ‘simpatiche’ come le triglie 😉 tutta colpa del recente protagonismo delle mie mani! 😀
Francesca
Conosco quella sensazione di attesa del piatto dopo aver fatto un bagno o semplicemente trovandosi al mare: in genere si gusta sempre tutto! 🙂 La corrispondenza di uno smalto rosso in cucina è il ricordo vivo di mia nonna: il boccone preso direttamente dalle sue mani curate era il più buono 😉
Luigina
🙁 povera la mia amichetta senza peperoni!Allora proviamo a sostituire con qualcosa di altrettanto dolce…una cipolla fresca di tropea ( se ne trovano soprattuto in questo periodo) e melanzane ( di quelle però dalla forma allungata come fusi e con poca polpa, è bene risalti la presenza della buccia spessa che conferisce la stessa croccantezza del peperone. Fammi sapere!;-)
Che meraviglia!Che meraviglia!Che meraviglia!
(Ho detto che è una meraviglia!? 😉 )
Adoro le triglie, da qualche anno sto cercando di scegliere il pesce in base alla sua sostenibilità e la triglia è tra i miei favoriti ultimamente.
E poi quella tapenade mette un’acquolina che non hai idea!
BAci
Manuela
Ma è una cosa meravigliosa!;-) per la tapenade ti dirò che la tentazione che mi ha accompagnato è stata quella di metterne un po’ da parte per uno spaghetto..mhhh!
Provala!Un bacio enorme!
laura! che bel regalo che mi hai fatto, ricordandomi in modo così speciale! pensa che è stato tonino a dirmelo, non sapevo che anche lui venisse a sbirciare nei tuoi racconti e nelle tue ricette e devo dire che l’hai conquistato! 🙂
p.s. in bocca al lupo per domani. 😉
Valentina
Vale ma scusa la citazione era d’obbligo!non so se mi spiego 😉 in realtà avevo pensato anch’io di avvisarti in qualche modo ma chi l’avrebbe detto “Tonino un mio lettore!” sono lusingata 🙂 diglielo eh!
ps Grazie!Domani ci sentiamo per gli auguri!;-) un bacio!!!
Cara Lauretta permettimi questa volta di ironizzare un pò su una delle tue bellissime fotografie. Mi riferisco alla quarta, per intenderci: quella dove
ci sono le due trigliette distese sul piattino orizzontale, in particolare i
loro occhi perchè hanno la stessa espressione, sembrano pensare……
“Vediamo adesso come ci riempie questa!!!!!!!!!!!!!”
A parte gli scherzi, il risultato deve essere ottimo! chiederò alla mia amica
che ha il banco del pesce di sfilettarmi le triglie visto che a me non riesce bene
e senz’altro copierò la ricetta di questo pesce azzurro che spine a parte
è gustosissimo. Baci!