E bene, che rosmarino e albicocche fossero destinati ad un nuovo incontro nella mia cucina, l’avevo in un certo senso intuito. Non immaginavo però, che avrei sigillato le ‘promesse’ di un matrimonio ingiustamente mancato, in un barattolo di conserva. E invece, così è stato.
Ho sempre avuto una preferenza per le marmellate ai frutti rossi, o addirittura per quelle nere come la pece, ad esempio la marmellata d’uva: immagino che il merito di questa mia preferenza sia per la punta acida che sale fin dietro le orecchie ogni volta che mi dedico all’assaggio. Tutte le altre ( a parte ovviamente quelle agli agrumi, acide quanto basta per accontentare i miei gusti) mi hanno sempre lasciato un po’ indifferente.
Fatto sta, però, che quando tutte le albicocche di un albero gigante finiscono nel frigo, bisogna darsi alle marmellate per forza e senza badare al colore che si gradisce di più. Sono scesa così a compromessi con le albicocche, ma solo a patto di riuscire a trovare l’abbinamento con un ingrediente che mi facesse ‘girare la testa’: il rosmarino.
Con le albicocche, il rosmarino mi aveva già irresistibilmente ammaliata, lasciandomi di sorpresa, nel recente clafoutis di qualche giorno fa ma in questo caso l’aroma del rosmarino era un sentore lontano, come un ricordo difficile da acciuffare, che non si lascia mettere a fuoco distintamente. Lasciar cadere un rametto di rosmarino nei vortici di una marmellata che bolle e poi un altro ancora dopo la prima inalazione dei profumi che salgono alle narici, può riempire di una soddisfazione piena e ingenua come accade all’ ”inventore dell’acqua calda” destinato a chiedersi: “Perché non averci pensato prima?!” Ecco diciamo allora che il rosmarino ha letteralmente ridisegnato l’ordine delle mie preferenze in fatto di marmellate. Non mi era mai successo di rubare marmellata direttamente dal pentolone di cottura, cucchiaio dopo cucchiaio a dispetto di ogni incandescenza ostile ad palato, eppure io l’ho fatto.
Ricetta “Marmellata di albicocche e rosmarino” tratta direttamente dal pentolone che bolle nella mia cucina.
Ingredienti: 1 kg di albicocche; 500 gr di zucchero di canna; buccia di ½ limone non trattato; 2 rametti di rosmarino fresco.
Procedimento: tagliare la frutta, dopo averla lavata accuratamente, e riporla in una casseruola capace. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e portare a bollore. Quando la frutta comincerà a sfaldarsi, con un frullatore a immersione riducetela in purea, secondo la consistenza desiderata. Aspettare che si rapprenda, mescolando. Quando si sarà raggiunta la consistenza desiderata, spegnere il fuoco e invasare in barattoli precedentemente sterilizzati. Capovolgere per l’effetto sottovuoto. Riporre in un luogo fresco e al riparo dalla luce, prima dell’utilizzo.
Sorrido. Ho appena fatto un abbinamento “strano” con la frutta. Susine e fiori d’arancio, non anticipo altro… 🙂
Albicocca e rosmarino mi fanno pensare visivamente ad una donna e un uomo. Pensaci: l’albicocca materna, generosa, tonda, bassina; il rosmarino alto, magro, coi capelli-rami spettinati. Fu così che si presero per mano su una strada di campagna, al tramonto, e non si lasciarono più.
(Marmellatiamo e barattoliamo insieme? Ma sì, la lista delle cose da fare si allunga ma è bello così!)
🙂
Francesca
Susine e fiori d’arancio?sono curiosa!;-)
Ma che bella questa immagine?e si in questo periodo mi accorgo che invece di abbinare ‘celebro matrimoni’ tra gli ingredienti 🙂 ma piace così tanto!
e infatti ci aspetta un barattolo 4 stagioni no?;-)
Mi piacciono le marmellate…mi piace di più farle che mangiarle , ma non importa! E’ cosi’ bello, mi sento sempre un pò streghetta!!
Sei la maga degli abbinamenti improbabili, impossibili, incredibili
Fino a qualche giorno fa, il mio rosmarino era l’aroma preferito
nella cottura del pollo e altre carni, ora scopro che è la chicca
di un dolce al cucchiaio e il secondo ingrediente addirittura nella
preparazione di una marmellata.
Già nella lettura del titolo il mio primo pensiero è stato di
dubbio nella buona riuscita di questo matrimonio, ma, nel
momento in cui ho cominciato a pensarci un pò, mi sono
ricreduta e il ricordo dei due sapori unitamente alle mie papille
gustative sempre in attività mi spingono forse a fare la prima
marmellata della mia vita.
In teoria hai creato una marmellata destinata a durare nel tempo perché il rosmarino è anche, tra l’altro, un ottimo conservante. Non ho dubbi sulla bontà di questo incontro, ma mi chiedo cosa ne sarà di questo matrimonio fra parecchi mesi, quando il tempo avrà fatto il suo lavoro.
Qualcosa mi dice di tenerne un barattolo da parte e vedere se, come succede nelle unioni solide, i due avranno esaltato i loro pregi oppure, come succede spesso nei colpi di fulmine, non resterà che l’ombra dell’antico amore e sarà tutta amarezza!
In ogni caso brava! Bisogna osare e tu sai farlo da vincente.
Che invidia quell’albero!!!
Franci e Vale
E’ proprio così, davanti ad un pentolone che bolle anch’io mi sento un po’ ‘maga’ alle prese con i suoi incantesimi. Si è bello fare marmellate forse perchè richiede tempo e dedizione, insomma una marmellata in due minuti che piacere è?Un bacio e a presto!:-)
Antonella, basta lasciare il rosmarino in infusione per un po’ e se si desidera toglierlo via se si teme che gli aghetti possano perdersi nella marmellata, in ogni caso l’accostamento è veramente buono 🙂
Stefania
Veramente il rosmarino è un ottimo conservante?non lo sapevo mica!meglio così io desidero che certi matrimoni durino e durino 😉 l’amarezza… speriamo proprio di no 🙁 in ogni caso non credo di riuscir a conservare a lungo quei barattolini… ho già pronte una serie di ricettine da sperimentare, vedrai! 😉
Questa mattina ho provato a fare la marmellata, dopo aver ricevuto in regalo dal mio vicino Filippo: un bustone di albicocche, naturalmente appena colte dall’albero e soprattutto senza trattamenti.
Avevo proprio tutto: il limone non trattato, il rosmarino non manca mai,lo
zucchero di canna, la materia prima, e, cosa importante: piedi e gambe
sgonfie per stare in piedi ferma davanti al pentolone a girare per un’ora
la frutta. Per la prima volta, ho confezionato dei vasetti di marmellata con
la mia massima soddisfazione, il colore e il sapore sono straordinari,
e quel rosmarino aggiunto in cottura che mi lasciava un pò perplessa
devo dire che ci sta proprio bene, è l’ingrediente che da un retro gusto
particolare e azzeccato (come direbbe Di Pietro)!
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