Si tratta di dolci natalizi tipici della tradizione abruzzese: ravioli dolci fritti dall’impasto povero e friabile al palato, con un ripieno che varia secondo gusti e provenienza : così accade che nelle zone del teramano il ripieno è composto da pasta di castagne, mandorle tritate, cioccolata fondente, buccia di limone, rum, miele, cannella; nella provincia di Chieti e Pescara, invece, il ripieno è un impasto dolce di marmellata di uva nera di Montepulciano (la ‘Scrucchiata’), mandorle e noci tostate e macinate, cannella e cacao. A Natale i caggionetti si moltiplicano e girano nelle case, portati in dono, distinguendosi nelle varianti proprie della famiglia di provenienza; il mio palato per un’affezione tutta particolare ai sapori dell’infanzia, resta fedele a quelli ripieni di marmellata d’uva : impalpabili e croccanti mantengono la loro consistenza caratteristica e, pur essendo fritti, si conservano fragranti per giorni!
😉
Devono essere davvero squisiti, la marmellata d’uva poi è unica!!!
Ti ho inserito tra i blog che seguo!!!
Giuliana
Grazie, anche la Cucina Imperfetta è tra i link del Gambero!;-)
Grazie per la visita, ricambio volentieri, bellissimo il blog! Questi dolci mi ispirano proprio, sai che non ho mai provato la marmellata d’uva? Deve essere squisita. Grazie dell’idea, Babi
Grazie Babi!La marmellata d’uva è squisita, e ammorbidita con altri aromi: cioccolato fondente, caffè, cannella, buccia grattugiata di arance, è un ottimo ripieno anche per altri dolci!A presto!
Io li ho mangiati spesso, sono veramente ottime specialità natalizie che fanno onore all’Abruzzo. Molto belle le foto che li esaltano, complimenti!!!!!
Grazie Antonella :-)))
Ciao! dalle ricette che vedo mi pare che anche tu sia abruzzese come me! Se non ti spiace vorrei inserirti nel mio elenco di foodblogger abruzzesi! Anche noi abbiamo fatto i cavicionetti qualche giorno fa, sono davvero una bontà! 🙂
Che piacere!Ma certo che puoi inserirmi tra i tuoi link, farò anch’io lo stesso con ‘Essenza indivisibile’ 🙂