Comprare farine è un piacevole appuntamento: una specie di svago ricreativo che arriva ogni mercoledì. Mercoledì, infatti, è un giorno ‘di leggerezza’ spensierata a lavoro e, soprattutto, dopo l’uscita da lavoro: quando cioè arriva l’occasione per fare il rifornimento delle mie farine preferite. Interrompo allora il tragitto verso casa, a Piramide: qui, ancora sottoterra a passo veloce sui tappeti scorrevoli della metro mi ritrovo in un battito di ciglia in superficie. Nuove porte scorrevoli si aprono e io sono arrivata esattamente nel luogo in cui le farine mi aspettano al primo piano, tutte sugli scaffali a sinistra.
E qui, a mio avviso, sarebbe così comoda una poltrona, come nelle librerie, tanto per godersi un po’ di più lo spettacolo delle infinite possibilità su cui compiere la scelta ‘di vita’ dei giorni prossimi di spianatoie, cestini di lievitazione e impasti di ogni genere. Diciamo pure che la presenza di più tipi di farina in casa, agisce su di me come una specie di ‘tranquillante’ per l’animo: se c’è farina, tutto si può fare!E se ci sono più farine sicuramente si può fare molto di più. Me ne convinco ormai sempre di più, ecco perché questa volta la borsa dei miei rifornimenti si è riempita di qualche sacchetto nuovo: accanto alle solite farine di forza per pane e pizza e a quelle di grano tenero per tutti gli usi, hanno meritato un posto anche la Manitoba e quella di farro pezzato. Questo, come si dice, è un bel tornare a casa: di quelli che ti fanno venire voglia di entrare in cucina e cominciare a trafficare subito col prezioso bottino. E io tra l’altro un buon pretesto ce l’ho sempre, eccome se ce l’ho: in questo caso, ad esempio, si è trattato di una focaccia generosa di tutto: mix di più farine, lenticchie, aceto di mele, semi di lino, rosmarino fresco, fior di sale. Dico io, si può volere di più da una ‘semplice’ focaccia?
Quello che mi è più piaciuto di questa ricetta è stato il sapore buono e rustico proprio dell’accumulo di più ingredienti, il risultato è stato una bontà infinità che ci ha viziato tra pasti e spuntini fuori pasto, finché purtroppo non siamo rimasti senza. A questo si aggiunge la capacità di un’ottima tenuta anche il giorno dopo: croccante fuori, la giusta morbidezza dentro grazie all’umidità delle lenticchie. Una ricetta insomma che, almeno nella mia cucina, si è già assicurata un primato tra quelle più ricorrenti, come spesso succede quando di una scoperta si desidera subito fare un’abitudine!
Ricetta della “Focaccia di lenticchie e semi di lino” tratta da “Papaveri e pistacchi” di M. Beltrame e G. Notarbartolo
Ingredienti (teglia 35cm x 45cm): 250 gr di farina di farro (io quello spezzato); 400 gr di farina manitoba; 200 gr di lenticchie (io quelle rosse); 3 cucchiai di semi di lino; 1 bustina di lievito in polvere per pane; 8 cucchiai di olio evo; 1 cucchiaio di miele (io quello d’acacia); 1 cucchiaio di aceto di mele; 1 pizzico di sale (io quello integrale fino) + fleur de sel; acqua tiepida qb (io mi sono regolata tra i 250 -300 ml circa, da aggiungere poco alla volta per regolarsi meglio con la consistenza dell’impasto); rosmarino fresco; foglie di alloro.
Procedimento: stufare le lenticchie con una foglia di alloro fresco in acqua salata, finché non iniziano a disfarsi. Unire in una ciotola capace le due farine, il lievito, il sale (quello integrale), i semi di lino, l’olio, il miele, l’aceto e le lenticchie raffreddate. Lavorare il tutto con acqua tiepida sufficiente per ottenere un impasto omogeneo e umido. Lasciar lievitare sotto un panno umido e in un luogo caldo per almeno 2 ore. Successivamente stendere l’impasto su una teglia, creando dei buchetti con la punta delle dita, condire la focaccia con abbondante olio evo, fleur de sel, rosmarino fresco e mettere in forno a 180 °C per circa 30’.
Mi ritrovo nelle tue parole, non immagini quanto.
Orzo, farro, segale, grano saraceno, miglio, mix di cereali, riso, aprire la dispensa e osservare tutti quei pacchi di farina mi rende serena e tranquilla. Come hai detto tu se c’è la farina si può fare tutto ed io non potrei vivere senza usare diversi tipi di farina in ogni preparazione.. Fortunatamente trovo molte farine nel piccolo negozio vicino casa, un semplice negozio di alimentari, una bottega, ma gestito da persone molto carine e curiose che arricchiscono ogni giorno il reparto di farine con nuovi prodotti, di qualità, così trovo sempre farine locali o comunque di un mulino delle Marche.
Mi piacerebbe però passare un mercoledì con te, perdendomi tra farine, chiacchiere..e assaporando una focaccia 🙂
Sai che mi incuriosisci sempre con le ricette tratte da “papaveri e pistacchi”? L’ho preso tra le mani qualche mese fa, ma non ero sicura di acquistarlo, ogni volta che passo da te però mi ricordo che quel libro dovrà essere mio!
Mi sono dilungata un po’, quando si parla di farine mi perdo tra parole ed emozioni.. Comunque le lenticchie rosse mi piacciono tantissimo e adesso voglio provarle in un impasto!
Un abbraccio forte mia cara :*
Invece io da mercoledì aspettavo questa focaccia! 😀
Le farine sono diventate amiche e confidenti anche per me… sono loro a prendermi per mano e svelarmi i loro segreti, i loro umori, i loro pregi… le ascolto rapita perchè hanno tanto da insegnarmi e sono così numerose e varie che la conoscenza sembra non finire mai!
Ho fatto la settimana scorsa la mia prima focaccia, come sai, e come sempre ci siamo date appuntamento non volendo, come ci incontrassimo all’angolo della strada… 🙂
Mamma mia, che bella faccia ha questa ricetta! Mai provate le lenticchie in un impasto, la cosa mi ha incuriosita parecchio. Come mi incuriosisce la farina di farro spezzato…in cosa si differenzia da una farina di farro classica? Per me il farro spezzato è sempre stato il bulgur, sono un po’ ignorante sull’argomento…
Ciao bella, a presto!
Quanto ci piace preparare pani e lievitati con le farine più svariate, unendo insieme quanti più cereali possiamo e dare sempre vita a nuovi colori, sapori e profumi 🙂 ultimamente la fissazione è la farina di grano saraceno, che conferisce al nostro pane quotidiano un colore marrone, abbinato solitamente a segale (quella non manca mai!!), kamut, farro… e poi unire semi, come quelli di lino ma anche di girasole, sesamo e zucca! La farina di lenticchie, però, mai provata…le lenticchie quando la più piccola di noi non era ancora abbastanza grande per apprezzare nuovi e diversi sapori, era l’unica alternativa accettata alla pasta al pomodoro…già riusciamo a figurarci in testa il sapore di questa focaccia e ne rimaniamo affascinate 🙂
Ileana
Cara Ileana e non sai quanto mi piacerebbe fare un po’ dei miei soliti giretti in tua compagnia 🙂 mi divertirei tantissimo lo so già, anche se potendo scegliere io credo sia molto meglio la dimensione umana del tuo negozietto sotto casa!Pensa che questa focaccia l’ho replicata anche ieri, mi era stata richiesta da amici che a loro volta avevano preparato tanti meravigliosi piatti, eppure con mia grande sorpresa tra tanta scelta su di un tavolo in cui non mancava il cestino ricco di pani, questa focaccia è stata la prima a terminare, insomma è proprio buona prova e
vedrai!… anzi prova e non potrai fare a meno di ‘Papaveri e Pistacchi’!;-) Un saluto affettuoso!
Francesca
E’ vero mercoledì ne abbiamo parlato e tu l’hai vista direttamente dalla mia fonte!!:-) Non mi sorprende affatto che una focaccia stia lievitando dalle tue parti esattamente come dalle mie io scattavo foto ‘verdi’ come i tuoi pomodori verdi fritti!;-)
Claudia
Eccoti!sapevo che non saresti mancata all’appello davanti a questa focaccia;-) Allora ti spiego, il farro spezzato si presenta ‘grezzo’ ed è integrale, rispetto ad esempio alla farina di farro raffinata. Questa particolarità rende la preparazione più rustica proprio come piace a me, ma chissà perché immagino che anche te piacerebbe proprio per questo motivo!;-)
Mimma e Marta
Anch’io ho avuto un’irresistibile passione per la farina di grano saraceno, ricordo a questo proposito delle omlettes al taleggio e porcini che ancora sogno nei momenti di beatitudine!:-)
Quanto alle lenticchie, si tratta di lenticchie vere e proprie e non di farina: infatti le lenticchie vengono buttate nell’impasto intere dopo essere stata sbollentate. Provatele nella focaccia e ho idea che scalzeranno ancora una volta la pasta al pomodoro!;-)
E io che stavo quasi per perdermela questa meraviglia! Dopo la focaccia con il tarassaco sarebbe stato un vero sacrilegio. Inutile dire che mi incuriosisce molto l’idea di inserire dei legumi in un impasto simile … mai provato! Anche perché ho un rimanente quantitativo di lenticchie rosse in dispensa, e stavo giusto pensando come utilizzarlo prima dell’arrivo delle alte temperature!
Ma sarebbe un azzardo sostituire il lievito in polvere con quello di birra fresco? O magari anche il L.M. (ora che il mio è in formissima lo userei un po’ ovunque 😉 )?
Al prossimo mercoledì allora e buona focaccia!
Martina
E no che non dovevi proprio perdertela questa bella focaccia;-) Che poi io, in fondo, l’ho postata pensando proprio a tutte quelle persone che amano già da molto tempo prima di me, farine e pani… quindi questa ricetta, pensa un po’, ti stava aspettando!Ma adesso veniamo a noi: in effetti le lenticchie rosse sono state una mia variazione sulla ricetta, che suggeriva quelle normali. Il motivo è stato semplicemente quello di dover consumare un rimasuglio di lenticchie che vegetavano da tempo in barattolo. Quanto al lievito madre cara Martina, sfondi una porta aperta: nel senso che anch’io mi sono ripromessa di provare con lievito madre… anzi con il licoli (che in questo periodo mi da maggiori soddisfazioni), devo solo tarare le quantità e non appena avrò raggiunto le proporzioni ideali, ti farò sapere al più presto!!!:-) un bacio!
Questa focaccia è stata fotografata così bene che sembra uscire dallo
schermo, peccato che il suo profumo si può solamente immaginare.
C’è solo un modo per costatarne la bontà, prepararla quando ci sono
ospiti per l’aperitivo così da non divorarla tutta………io, da sola!
Se è buona oltre che così bella……….Pancia mia fatti capanna………….!
Ah come piacerebbe anche a me farmi un giretto lì…e magari poi andare a casa e preparare qualcosa insieme! 😉 questa focaccia dev’essere meravigliosa!! Bacio e buon weekend
Antonella
Brava anch’io la divorerei più volentieri da sola!;-)
Chiara
Cara Chiara che bello sarebbe, sappi che sono pronta a mettermi a tua disposizione!Quando vuoi, dove vuoi!Un bacio enorme!
Hai sempre delle ricette davvero bellissime! E’ un po’ che non passo di qui e ho solo l’imbarazzo della scelta!
Pola M
Ma che bello, grazie!!!!Gongolo!:-D
Buona, sana e profumata questa focaccia… mi ha subito ispirato!
Terry
Ciao Terry che bello rivederti da queste parti!:-) mi fa piacere ti piaccia questa focaccia!a presto!