Quando il mio amico Rolando, mi fa dono di quel mazzolino di fiori di zucca che ancora fanno capolino tra le foglie del suo orto, io arrossisco sempre un po’ e un po’ mi ingolosisco al pensiero della ricetta con cui onorare il gradito omaggio. Giorni fa quando il mio caro ‘cavalier-coltivator servente’ ha raccolto per me un intero cestino di fiori zucca, ha pensato bene di suggerirmi l’abbinamento dei suoi fiori profumati con la delicatezza di un primo sale. A me non è restato che prendere posizione sull’impasto con cui sigillare quel prezioso consiglio. E allora ho fatto ricorso ad una formula più che collaudata in tanta parte del mio Abruzzo ‘fantastico’ e che risiede nel segreto dell’olio e del vino.
Olio extravergine d’oliva per dare elasticità all’impasto, vino bianco da tavola per assicurarsi la giusta friabilità: ecco i primi due segreti svelati. Altro e molto di più è quello che ho raccontato degli impasti base su Taste Abruzzo, dove il sapore incontra la natura.
Perché in effetti, per quanto bello fosse il bouquet di fiori di zucca e per quanto buono il suggerimento di ripassare i fiori in padella con le alici, per Taste Abruzzo ho pensato ad una ‘variante’ di stagione, protagonista indiscussa in questo periodo. Chi vorrà seguirmi, scoprirà un’ulteriore proposta.
Carissima Laura,
invece di lavorare….. la tua cara amichetta sbircia il tuo blog 🙂
Il mazzolino di fiori di zucca è “per noi” il più bel dono che si può ricevere….. bravo il tuo cavalier-coltivator servente’.
Sono stata rapita dal tuo racconto…. come sempre…. ed io sono una di quelle che “ti vuole seguire”.
La ricetta mi piace assai, mi farò da sola del dono di un bel mazzetto di fiori di zucca e questa sera mi metterò all’opera.
Grazie!
Mi sa che hai racchiuso il tesoro in uno scrigno più che prezioso e giusto per la materia! 🙂 Meravigliosa e fa venire una fame che non ti dico!
Buona settimana cara Laura!
Ho salvato la ricetta dell’impasto con olio e vino, la frolla per me è ancora un continente un po’ misterioso da conquistare, mi sento un po’ una Colombo al femminile che vuole approdare nella sua sfoglia… e magari con il tuo aiuto riesco a farlo! 🙂
Il potere romantico delle rose è superato… i fiori di zucca vincono alla grande! Bravo Rolando che l’ha capito… e ti ha capita!
Quanto mi piacciono i tuoi racconti su Rolando: mi sembra quasi di stare in campagna con voi, col mio cestino in mano, aspettando il mio turno per avere un paio di quei fiori meravigliosi 🙂 Non potevo non seguirti “di là”, anche perchè mi sarei persa altre tue parole, foto e ovviamente la ricetta! L’idea di usare l’olio e il vino insieme è furbissima e prima o poi la copierò! Ora che ci penso anche nei canestrelli c’è il vino bianco, anche in quel caso per dare friabilità. Con il vino rosso secondo te questo impasto si può fare? Probabilmente è più forte di sapore, ma deve dare un colore bellissimo…
Luigina
Aspetto fiduciosa un riscontro, non vedo l’ora di sapere se a te e Giacomo piacerà!;-)
Gelmina
E’ vero l’idea è proprio quella e cioè sigillare sapori come tesori nascosti 🙂 mi piace proprio!Pensa che stasera ripeterò la ricetta ancora una volta ma con un ripieno differente: broccoli siciliani ripassati in padella con primo sale!:-)
Francesca P.
No vedrai cara Frà che con questa ricetta dirai addio alle frolle burrose e ti innamorerai della friabilità leggera dell’olio!Quanto a Rolando, ha capito bene come corteggiarmi!;-)
Virginia
Cara Virginia e credimi non sai quanto mi piacerebbe portarti con me e sono sicura che anche tu avresti il tuo bel cestino 🙂 di fiori e tante altre bontà!questo impasto a mio avviso è capitato a tutti di assaggiarlo e tutti l’hanno apprezzato senza scoprirne il segreto: olio e vino danno al tutto il sapore buono delle cose di una volta. Quanto al vino rosso, in questo caso non lo userei perché la particolarità è proprio nel sapore delicato e umile della pasta: il vino bianco lascia un leggero profumo piacevolissimo ma non lascia traccia di sé in modo persistente e questo perché certi impasti hanno lo scopo di racchiudere ripieni saporiti ecco perché devono risultare più delicati possibili. UN bacio grande!
Olio e vino per l’impasto mi sembra un’ottima idea, di quelle da stampare ed attaccare alla lavagna in cucina. Dovrò concentrarmi e pensare ad un’alternativa per il ripieno… in questo momento a Montreal c’é il sole, ma é la neve che fa capolino nei giardini e negli orti e purtroppo non i fiori di zucca del mitico Rolando!
Margherita
Cara Margherita, vediamo un po’ come posso aiutarti 🙂 allora, io direi di mantenere un primo sale perché la consistenza che offre è meravigliosa un buon compromesso tra la mozzarella troppo acquosa e una provola decisamente troppo ‘pesante’ in termini di sapore. Detto questo una buona variante potrebbero essere le cime di rapa che in questo periodo da queste parti si trovano oppure una zucca arrostita in fettine sottili tipo chips con tanto rosmarino e sennò se vogliamo bandire la verdura e peccare peccare ma essere tanto felici, impasta 5 uova intere con parmigiano e pecorino rovescia il composto lincquido, aggiunge pezzetti di salame e vedrai!:-)