“In divenire”: si tratta di un’espressione che uso in genere per mettere in attesa chiunque sia in cerca di risposte immediate e decisioni improvvise sul da farsi. La questione è semplice: io non trovo tanta disinvoltura nell’immediatezza, quanto piuttosto ‘nel divenire’ lento di quelle cose che non si palesano a comando.
Così capita spesso che ‘in divenire’ siano le ricette nella mia cucina, come le idee nella mia testa quando tardano a prendere la forma di un’intenzione precisa.
E’ successo anche ai broccoli di essere ‘in divenire’, il giorno in cui li ho lasciati appesi al pomello dello stipite della cucina, in attesa di rivelarsi ‘in essere’ nella condizione di un gratin.
Quando è arrivato il momento di pulirli, i broccoli tardavano ancora a rivelarsi, così ho messo le ‘mani avanti’ e quando mio marito ha chiesto notizie sui broccoli in ammollo nel lavandino, ho risposto con una finta noncuranza: ‘i broccoli… sono ancora in divenire!”.
Nulla di strano se uno ha la certezza di voler mangiare broccoli, ma non ha ancora capito come cucinarli. Così mi sono affidata ai suffumigi al sentore di broccolo in cottura, ma nel vapor acqueo ‘il divenire è rimasto divenire inconsistente senza forma’.
Quando poi è intervenuta la besciamella a suggerirmi l’idea di un gratin, mi sono preclusa l’accesso a tutte le strade percorribili ‘del divenire’ di un broccolo che desiderava essere più di un ‘broccolo qualunque al gratin’.
Così delusa dall’inutile aspettativa di chissà quale estro, chissà quale broccolo avrei potuto incontrare sulla strada delle mie intenzioni incerte, ho sigillato tutto e, su un foglietto lasciato sullo sportello del freezer, a memoria postuma del broccolo ‘che desiderava una metamorfosi degna di nota’, ho scritto: “Broccolo al gratin… in divenire”. Scriverlo è stato un modo come un altro per ricordarmi, che un broccolo e l’intenzione di un gratin, erano in attesa di incontro possibilmente indimenticabile.
E in effetti quando è arrivato il momento di scongelare i broccoli, insieme ai buoni propositi, ecco che un’idea mi punge giusto un minuto prima di infornare: gorgonzola a fiocchetti al posto del burro, proprio sopra l’abbondante spolverata di pepe e parmigiano, per la spinta verso un sapore più deciso. E poi mandorle. Possibilmente a lamelle per un’effetto croccante in superficie, per una banale quanto mai piacevole resistenza prima di incontrare il cuore tenero del gratin.
Ricetta: Broccoli al gratin con gorgonzola e mandorle
Ingredienti: 2 broccoli di media grandezza; 1/2 l di besciamella; 30 gr di gorgonzola; 50 gr di parmigiano; mandorle a lamelle qb; sale e pepe qb.
Procedimento: mondare i broccoli e lessarli. Preparare la besciamella: io ho seguito la ricetta per una consistenza liquida. Riempire stampini monoporzione con i broccoli sbollentati, la besciamella, il gorgonzola in dadini. Spolverare con parmigiano, pepe e mandorle.
Infornare a 160° C in forno combinato con grill fino a doratura.
Bene ecco come mi sento! Esattamente come l’immagine dei broccoli, ancora dentro la borsa della spesa! “In divenire” nel pieno senso del termine.
E, dopo essermi sentita chiamata in mille modi, ed essermi vista appioppare classificazione del bippppppp, questa è la prima volta che mi sento rappresentata a pieno titolo. E ti dirò che in qualche modo ne sono felice; sempre che questo divenire abbia il color verde speranzoso dei tuoi broccoli buoni e belli 😉
ps: queste foto sono magnifiche!!!
Martina
Ma lo sai che stavo giusto giusto venendo da te?Poi ho letto questo messaggio e mi sono fermata un attimo per risponderti qui 🙂 Cara Martina, in realtà mi sarebbe piaciuto sondare di più in questo post la condizione del ‘divenire’ molto probabilmente perchè è una condizione che mi appartiene e fa parte del mio approccio in genere alla vita: con le persone, quando penso, o assaggio qualcosa e ovviamente anche mentre scrivo. Perché il divenire della scrittura poi, è l’unico vero modo in cui riesco a procedere parallelamente al divenire dei miei pensieri. Insomma nella condizione del divenire c’è sempre qualcosa per cui vale la pena restare in sospeso, che invece nello ‘stato in luogo’ svanisce 😉 per cui si, io ti auguro di scrutare il tuo divenire fiduciosa, alla ricerca del più appropriato ‘verde’ che può renderlo brillante e piacevole 🙂 Un abbraccio stretto!
Sei fortissima tu! A me “il divenire” capita spesso con le cose (ma tante tante tantissime!) in testa con un fogliettino appiccicato, tentato sempre a perdersi. Adoro i broccoli, e gratin mi piace da impazzire! con gorgo e mandorle assolutamente da provare!
Buon weekend (ormai!) stella 😉
Gelmina
Ah ecco, vedi… adesso a chi mi chiede come sto in questo periodo potrò rispondere così: “Mi sento in divenire come i broccoli di Laura” e pazienza se qualcuno mi guarderà con la faccia a punto di domanda perchè io so benissimo cosa volevo dire e quella frase ha molto senso! 😉 Secondo me destinazione migliore le tue cimette non potevano trovare: al riparo dentro una cocotte, al calduccio del forno, in compagnia delle mandorle… sono broccoli fortunati, altrochè!
Gelmina
Cara Gelmina, in realtà avrei dovuto fotografare il frigo che ormai è diventata la bacheca delle mie intenzioni perdute 😀 e poi recuperate all’ultimo momento. E comunque a me le persone come ‘noi’ piene di foglietti sparsi fanno una grande simpatia!;-) Un bacio enorme!
In divenire. Non potevi darmi spunto migliore per descrivere come vedo il tuo scrivere e le tue foto.
Le vedo crescere, sempre più verso l’alto, diventare grandi, piene.
Ci conosciamo da molto, posso dirlo? Ma c’è qualcosa che mi cattura più del solito in te in questo periodo; come se ci fosse una Laura più forte. ..urge aggiornamento vis à vis!
Ti abbraccio!
Francesca P.
Bella mia, ma io lo sapevo che tu in quelle cocottine trovavi la tua dimensione!E’ il piacere della monoporzione che prende il sopravvento e che offre la sensazione che tutto sia in un perfetto equilibrio di bilanciamento delle parti. Quanto a guardare il mondo dal punto di vista dei broccoli appesi e sospesi non è male: basta saper vivere l’attesa e l’importanza del restare fermi senza brusche accelerazione, io sono convinta che le cose così possono raggiungerci anche solo per uno spirito di attrazione!;-) Un abbraccio!
Manuela
Manu cara, ma veramente dici?Non sai quanto mi piacerebbe parlare della mia ‘rivoluzione senza moto’ che in effetti sta prendendo alla sprovvista anche me… e più sento di non avere tempo per le cose che mi catturano più mi capita poi di tirare fuori dal cilindro cose che non speravo di trovare… ma soprattutto se capisco che qualcosa di buono viene fuori in genere è grazie ai vostri commenti senza i quali non capirei sicuramente cosa sto cercando… cosa forse è in divenire.
E non sai quanto mi piacerebbe chiacchierare con te di tutto questo!:-D
“In divenire” – molto interessante come titolo di una ricetta che tra l’altro sembra deliziosa. Ho appena scoperto il tuo blog e devo dire che mi sono innamorata. Complimenti
Diana
Grazie Diana!E soprattutto benvenuta!:-) Contenta di sapere che passare da queste parti ti sia piaciuto 😉 allora a presto!
Cara Laura ti leggo sempre con grande interesse e simpatia… mi ritrovo anch’io a far parte delle persone come “noi” piene di foglietti sparsi. E’ un piatto eccellente l ‘ho provato ieri sera …. avevo tutti gli ingredienti… ottimo. Grazie per i supporti che riesci a dare al nostro “desinare”. Grazie anche per le belle presentazioni dei piatti stessi con quelle foto…..
Bacio a presto! 🙂
posso dire che questo post io lo ADORO????
quella foto della sportina coi broccoli appesa al pomello della cucina sembra uscita dritta dritta da un libro…
sai? hai presente? quello che parla del dolce con le mele perché il secondo è un arrosto???
un bacio grande bella mia, i tuoi post mi sorprendono e mi conquistano ogni volta di più..
:-*
Non ho ancora ben capito, seguendoti, se i tuoi post sono più pensieri vacanti, poesie, racconti….leggerti è’ come leggere un romanzo, non so che mi posso aspettare nella righe successiva, cerco di capire e poi alla fine rimango sempre piacevolmente sorpresa!!!! Il tuo gratin di broccoli e’ diventato un piatto meraviglioso….ecco il divenire!!, bacio
Questo “divenire” mi appartiene. E mi diverte leggerlo qui. Penso sia insito di quelle donne spinte a cucinare non per sopravvivenza ma per ispirazione. Perchè noi al gusto ci teniamo, ci fa vivere meglio. Poi, se c’è il blog di mezzo non ne parliamo; penso che oltre a essere un mezzo di espressione e di rifugio personale sia anche un eccellente strumento di allenamento. Io stamani ho tardato a pubblicare il mio post perchè la tastiera ha cominciato a scrivere ciò che la mente dettava, libera, liscia come l’olio…ma ahimè era tardissimo. Spero di riacchiappare quel momento di ispirazione e di non perdere le fila del mio lungo discorso.
Quest’anno per me è l’anno del cavolo, l’ho già cucinato mille volte e non posso che alzare il pollice di fronte a questa tua bontà, perchè cavolo+gorgonzola+besciamella+mandorle formano una squadra vincente!!
Ho già avuto modo di gustare i tuoi cardi al gratin… questi broccoli non me li faccio scappare!!! 🙂
Daniela
Cara la mia bella Daniela grazie per tutti i tuoi grazie, ma soprattutto grazie per quelle romantiche presine!;-)
Barbara
ah quel libro!quel libro con quel titolo lì non sai come mi fa piacere ti piaccia così tanto, io non so da dove stia uscendo fuori ma certo confezionarlo post dopo post mi sta coinvolgendo, lo ammetto e tu cara Barbara, come direbbe quella centenaria di mia nonna (quella che se ne intendeva così bene di baffi), mi lusinghi non poco!:-) Ti abbraccio!
Maddy
Cara Maddy,ma lo sai che hai descritto a perfezione una cosa che succede anche a me: ultimamente io non so mai dove andrò a parare, me ne accorgo solo dopo aver terminato di scrivere e quando rileggo anch’io mi sorprendo del modo in cui certe immagini e racconti siano venute fuori 🙂 Di tutto questo ciò che mi entusiasma e sicuramente funge da stimolo sono però sicuramente i vostri commenti che sento come un impulso a non perdere ‘il filo del discorso’, seguendolo appunto ‘in divenire’ 😉 un bacio!
Francesca
Ho già avuto modo di gustare il tuo ‘anno del cavolo’ e finora infatti ho gradito tutto tutto credimi!;-) quanto all’ispirazione io la mattina sono preda di una sonnolenza indolente che non mi da tregua e se non ci fossero ogni tanto i tuoi messaggini della mattina il mio umore sarebbe giù come la mia palpebra calante 🙂 fatto sta che credo di capire molto bene la bella sensazione del divenire fluido e impellente delle parole: quando arrivano bisogna farle passare!;-) Un abbraccio!
Elisabetta
Ciao cara!che piacere sapere che hai già sperimentato, sfornato e apprezzato!Allora mi raccomando tienimi informata anche sul ‘divenire’ dei broccoli in gratin!;-) a presto!
Eh, crucifere gorgonzola e mandorle sembra che cantino al mio cuore, ci faccio zuppe da quella del libro in poi, ormai! 😉
E queste foto sono belle da impazzire. da perdercisi…
ciao ciao!
r.
Rossella
Cara Rossella, ma lo sai che quando ho visto la tua vellutata di broccoli e mandorle ho pensato proprio, che anche questa ricetta poteva essere un tributo a te e a tutti i mandorle in fiore!;-) Ti mando un bacio!
Scrivo poco…ti dico solo…SEMPLICEMENTE SUBLIME. Può andare?! 😀
Potrebbe essere un saporito e gustoso contorno, ma soprattutto insolito,se servito celle ciotoline di creta.Brava!