Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

L’ultima volta che io e il mio cavalier-coltivator cortese ci siamo visti, era sotto l’ombra delle poetiche fronde di un esercito di ciliegi schierati a bella posta per noi, perché io li immortalassi a postuma memoria e con tanto di post-scrittum per i ‘posteri’, dedicatari questo post, a cui si è voluto lasciare un monito, più che l’ardua sentenza.

Post scrittum: “Quando scriverai di queste ciliegie, tutti dovranno sapere che quelle di Rolando si mangiano direttamente dall’albero” (Rolando docet!)

E adesso tutti lo sanno!O almeno quelli che passeranno di qua e avranno voglia di leggere un nuovo episodio delle mie avventure ‘cortesi’ fuori tempo e ‘fuori porta’.

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Così appunto mi sono ritrovata a mangiare ciliegie direttamente dall’albero e da più di un albero: perché le ciliegie non sono tutte uguali e se si desidera conoscerle tutte, per distinguerle e trovare la propria preferita, occorrerà fare il piccolo sacrificio di assaggiarle tutte.

Io adesso, ad esempio, so per certo che la mia preferita si chiama “Ferrovia”: grossa, polposa di una dolcezza ‘struggente’ e soprattutto dalla romantica forma a cuore.

Certo non che io abbia disdegnato le altre qualità, che il mio amico Rolando mi ha presentato nel pomeriggio passato insieme a discutere di ciliegie fino al tramonto. Anzi. Ma comunque ho trovato nelle ‘Ferrovia’ non solo il mio equilibrio perfetto ma anche la ricetta postuma da offrire in ricordo di un pomeriggio rosso ciliegia.

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

E le ciliegie di Rolando sono così diventate i ghiaccioli della mia infanzia preferita al tempo in cui un ghiacciolo era il risultato del magro guadagno di un pomeriggio di bancarella sotto casa e in un certo senso la merenda più frequente che io mi concedessi all’insaputa dei  miei.

Se mi avesse sorpresa mio padre, a vendere per strada vecchi oggetti di famiglia in disuso, altro che ciliegie e ghiaccioli mi avrebbe dato. Fortunatamente questo non succedeva mai, perché i portoni dei palazzi in cui avveniva la mia compravendita erano sempre al di fuori della visuale di avvistamento dalla cucina al sesto piano, da cui mia madre ogni tanto si affacciava per controllare i miei movimenti.

Niente e nessuno ha potuto impedire ai ghiaccioli di entrare a far parte della mia quotidianità dei sette anni, più di quanto mio padre sospettasse. E allora di che stupirsi se ancora oggi nessuno sospetta la mia debolezza per i ghiaccioli?

Certo oggi amo quelli artigianali, molto simili nella consistenza ai primi ‘mangia&bevi’ anni ’80. Ma resto nostalgicamente affezionata, nel ricordo, anche a quelli più commerciali con nomi avveniristici e colori sgargianti: ce n’era uno ad esempio con la forma di un missile carico all’interno di una gelatina molto accattivante ai frutti di bosco, che è sparito troppo presto perché io ne ricordi il nome ancora oggi.

Per non parlare poi di quello che sostituiva lo stecco di legno con uno di liquirizia!Per un periodo è sparito dalla circolazione finché non è tornato di moda, cambiando però ordine di grandezza e rimpicciolendo a dismisura per godere il tempo che è necessario ad una pausa con ghiacciolo! E questa non è che la solita triste questione per cui non mi do pace: perché mai tutte le repliche dei gelati assumono dimensioni sempre più piccole? Se replicassero con la stessa logica anche i libri stampati si diventerebbe orbi nel tentativo di leggerli. E che questo capiti ad un gelato è triste, oltre che un vero peccato.

Allora io per beffarmi dei tempi, che tanto non sono mai quelli di una volta, ho deciso di ‘trovare’ il mio ghiacciolo preferito con un po’ di metodo e di studio come ho fatto con le ciliegie di Rolando!E anzi sono state proprio le mie ciliegie preferite ‘a fare’ il mio ghiacciolo preferito!

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

Ricetta dei Ghiaccioli variegati allo yogurt e ciliegie liberamente reinterpretato da “Ghiaccioli” di S. Vijayakar 

Ingredienti: 200 gr di ciliegie; 100 ml di sciroppo di zucchero; 500 ml di yogurt magro. Per lo sciroppo: 45 gr di zucchero (io di canna) + 100 ml acqua.

Procedimento per lo sciroppo: mettere zucchero e acqua in un pentolino. Scaldare a fuoco basso per circa 8-10′ finché lo zucchero non si è sciolto. Alzare la fiamma e portare a ebollizione a fuoco alto. Abbassare nuovamente la fiamma e far sobbollire a fuoco medio per 3-4′. Spegnere e lasciar raffreddare. Lo sciroppo in eccesso si può conservare in frigo, in un contenitore ermetico, anche per una settimana.

Procedimento per i ghiaccioli: mettere le ciliegie e lo sciroppo di zucchero in un frullatore e azionare fino ad amalgamarli. In un altra terrina mescolare lo yogurt con la miscela di ciliegie, usando uno stecchino per creare un effetto marmorizzato. Con l’aiuto di un cucchiaio distribuire il composto nelle formine da ghiacciolo o in bicchierini di plastica o alluminio. Inserire i bastoncini e far congelare per 3-4 h, fino a completa solidificazione.

Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

15 thoughts on “Ghiaccioli variegati yogurt e ciliegie (quelle di Rolando!)

  • carissima Laura, stavolta ho ingannato anche la bacheca di blogger, che beffarda si prendeva gioco di me senza lasciare libero accesso alle mie parole senza freno sotto i tuoi post della domenica. Io, ben più furba di una macchina, mi sono detta che, visto l’orario, era opportuno che passassi di qui per scoprire cosa avessi sfornato (o meglio, scongelato) stavolta: e il mio fiuto non mi ha tradita, ho sentito l’odore di ciliegie e ora sono qui ad alleviarmi dalla calura estiva con un ghiacciolo variegato.
    Quale sforzo e sacrificio immagino dev’esser stato testare tutte le ciliegie! si sa, questo è l’arduo compito che spetta a tutti coloro che si trovano a raccogliere (sotto i propri denti) questi frutti rossi: guai che ne possa capitare qualcuna cattiva, occorrerà allora non lasciare possibilità che ciò accada! se poi l’avventura coinvolge anche Rolando e le sue ciliegie, sottolineerei che è inammissibile che le sue ciliegie non si mangino direttamente dall’albero!
    Io non ho poi dimenticato quando, l’anno scorso, a proposito di un gelato alle noci, raccontavi della tua piacevole abitudine quotidiana di rientrare a casa e mangiare gelato: come biasimarti, d’altronde? e stavolta immagino sia ancora più facile perché, piuttosto che armarti di ciotola e cucchiaino, basta uno stecco che possa sostenere una crema di yogurt variegata alle ciliegie di Rolando! i ghiaccioli son cosa seria anche per me: l’estate non è tale senza questi, rigorosamente alla fragola e rigorosamente fatti in casa, che ne riesco a mangiare anche tre di seguito senza avere un collasso per eccesso di zuccheri, anzi…
    sapessi quante volte mi sono soffermata a riguardare la tua foto e a “passarla sotto esame”, senza nessun pensiero ben preciso, ma solo il bisogno di analizzarla, avere la certezza che non fossi sparita e che fossi ancora qui, con una ciliegia sotto i denti e un ghiacciolo nella mente, e ricollegarla alle parole: come se avessi dato un volto (anche se io, il tuo bel volto, lo conoscevo già) al mio personaggio preferito di un romanzo che non mi stancherei mai di leggere!
    Avrei ancora da sproloquiare, ma per stasera mi fermo qui. Un abbraccio sempre forte, anche se c’è caldo.
    tua Marta

  • Io non avrei saputo resistere al fascino di Rolando sentendo che le sue ciliegie vanno mangiate direttamente dall’albero. Un uomo così non può che far felice una ragazza golosa di ciliegie che non sa fermarsi quando le ha davanti… E non ti dico quante ciliegie sono sparite mentre le denocciolavo per la torta alla ricotta 😉
    I ghiaccioli erano la mia merenda preferita dell’estate perchè potevo mangiarli praticamente tutti i giorni, comprati o preparati da me (in maniera molto rudimentale). Oggi apprezzo molto di più quelli fatti in casa e col tempo ho imparato a non farli diventare dei pezzi di ghiaccio, come invece erano quelli che preparavo da bambina. Che buono che era quello al limone con il bastoncino di liquirizia! Era uno dei miei preferiti proprio per il bastoncino, che mangiavo lentamente per farlo durare di più 😉 Quest’anno non ho ancora preparato un ghiacciolo, ma guardando i tuoi ho l’impressione che rimedierò presto 🙂
    P.S.: mi piace molto l’ultima foto che ti ritrae perchè sembri una bambina che ha appena fatto una marachella 😉
    Un abbraccio e buona settimana!

  • Marta
    Marta cara, i tuoi commenti ormai sono una coccola simile ad un gelato d’estate, ecco pensando alle tue parole credo che questo esempio renda bene l’idea!Hai notato come io sia diventata narcisista nei miei ultimi post?Non so come spiegare ma sento la necessità di esserci, di entrare dentro il racconto proprio come giustamente hai detto tu, mi piace di l’idea di non essere più solo una voce narrante, ma anche il volto delle ‘eroiche’ imprese del mio personaggio a volte ‘fuori porta’ a volte, semplicemente ‘fuori di testa’ :-D. Certo in un età come la mia, in cui si è grati alla foto sfocata più che a un portentoso antirughe, è difficile uscire allo scoperto ma io ho voglia di farlo e mi fa piacere che i sorrisi che in quel pomeriggio ho rivolto a Rolando, alle ciliegie e a Marco (mio marito) adesso siano rivolti anche a te, cara mia!Ti abbraccio anch’io, forte forte come sempre!
    ps ma lo sai che continuo a mangiare gelati esattamente come ricordi tu: torno a casa, slaccio i sandali e mi dirigo verso il frigo!Se veramente speciale!

  • Virginia
    Certo che mi da un piacere immenso la domenica, mentre rispondo a Marta ecco che arrivi tu con il risultato di correre sulla tastiera inseguendo il piacere estremo di questo nostro trait d’union!Ti ricordi che qualcosa sulle ciliegie l’avevo anticipato, quando mi hai rivelato i frutti della ‘nostra’ torta?E si perché ormai la torta è nostra, di noi tre ‘ragazze’ della domenica 😀 Giorni fa durante un’ora di pausa dal lavoro, sono uscita e mi sono diretta in un negozietto di libri e utensili da cucina e sono uscita con formine per ghiaccioli e un bel libro che mi ha regalato tante ispirazioni… e in effetti in questi giorni in cui l’esame di maturità mi fa tornare indietro all’età dell’ ‘innocenza’ biscotti e ghiaccioli sono la cosa che più mi appaga: i primi a colazione, i secondi dopo cena!Mio marito dice che quando si è così ‘scientifici’ negli intenti, ci vuole un gran bene!:-D Abbraccio forte forte anche te cara Virginia e passerò presto a rubare ghiaccioli anche da te, non appena ti metterai all’opera!;-)

  • Non so perchè ma sono certa che le ciliegie di Rolando siano troppo buone, perchè quelle mangiate direttamente dall’albero sono sempre le migliori!!!

  • Laura abbiamo preparato entrambe ghiaccioli allo yogurt solo che le tue ciliegie, hanno un sapore troppo speciale… le foto sono bellissime e raccontano un viaggio sensoriale meraviglioso… dalla raccolta all’assaggio, credo non si sia niente di buono buono e bello :* un abbraccio immenso a te :**

  • Che belle fotografie! 🙂 Quando si va a raccogliere ciliegie non si puo’ aspettare di lavarle prima, sono gia’ ben lavate dalla pioggia. 🙂
    Raccogliere ciliegie e’ una festa, allora mettiamo le ciliegie alle orecchie e mangiamo piu’ che possiamo!
    E ha ragione Rolando, mangiate dall’albero sono migliori, si sente il massimo del gusto! 🙂
    E chi resiste a raccogliere senza mangiare? Voglio vedere! 🙂
    Un’altra settimana di buoni ghiaccioli! 🙂
    Ulica 🙂

  • Mannaggia a me, ho lasciato che troppo tempo passasse da quando ho visto questi ghiaccioli su Instagram…. ma me la sto prendendo comoda in queste ultime due settimane. Assecondo voglie, stanchezza o improvvise accelerazioni senza tanti programmi… questi tuoi ghiaccioli sarebbero perfetti per un pomeriggio di camminate “senza meta” nel mio quartiere colorato. E cmq Rolando rules!

  • La tua età è quella di Rolando sembra la stessa perchè avete entrambi gli occhi innamorati per la natura e quello che produce! le vostre foto bellissime tra le ciliege sono l’immagine di un momento di felice spensieratezza senza età.

  • Mila
    Ciao Mila!Si Rolando si è raccomandato molto che io specificassi il fatto che le sue ciliegie si possono mangiare direttamente dall’albero proprio per sottolineare il fatto che sono belle senza alcun trattamento ed è questo che le rende ancor più gustose!:-D a presto!

    Simona
    Cara Simona, perdonami il tuo messaggio mi era sfuggito e sono riuscita a recuperarlo solo oggi, per fortuna!Anch’io quando ho visto i tuoi ghiaccioli sono rimasta senza parole per la simultaneità dei nostri intenti 🙂 ma le tue hanno in più il ‘segreto’ che io non conoscevo e che mi permetterà di rimediare quanto prima!Un bacio enorme a te!:-D

  • Ulica
    Grazie mille Ulica!Sono riuscita a rispondere con un vergognoso ritardo ma ci tenevo non lasciare senza una risposta le tue parole che hanno descritto a perfezione gli stati d’animo di quel pomeriggio!E’ vero le ciliegie di Rolando sono state appese alle orecchie e infilate nelle tasche a manciate finchè non è arrivato quel bel cestito che ha saziato la nostra golosità 😀 Un abbraccio!

    Margherita
    Margherita cara e tu fai bene ad assecondare voglie e tempi più rilassanti, a me succede ultimamente la stessa cosa ma in genere non mi sento mai troppo in colpa quando sento il bisogno di rallentare, anche perché il bello è che le cose hanno un sapore in più perchè si godono meglio!:-D

    Antonella
    Ho scoperto troppo tardi l’effetto salutare della campagna… e dire che io sono una ragazza di campagna 😉

  • Ecco, e io era un po’ invece che volevo passare qui, che lo sai quanta simpatia abbia per i bravi produttori e per la frutta mangiata direttamente dall’albero. E il tuo Rolando sembra un tipetto davvero particolare, tanto quanto sembrano invitanti (e non dubito che lo siano realmente, oltre ogni immaginazione!) le sue ciliegie. Ancora mai provati i ghiaccioli, forse perchè, al contrario di te, non li ho mai amati molto, anzi affatto, ero un tipo da gelati cremosi. Ma di tempo ne è passato, e si sa, ogni tanto bisogna testare di nuovo un gusto per vedere cosa sia cambiato. E di sicuro non lo testerò con un ghiacciolo industriale!
    Baci!

  • Claudia
    E io lo sapevo che ti avrei trovata nascosta in qualche post passato in cui avevo parlato di Rolando!Pensa Claudia che Rolando non è solo diventato mio amico (oltre ad essere il mio agricoltore di fiducia) ma anche lettore del mio blog!!!Quando non ci vediamo lui mi legge e così proprio nel caso di questo post lui giustamente mi ha fatto un appunto che te lo renderà ulteriormente simpatico. Mi ha detto che avrei dovuto specificare che le sue ciliegie si ‘possono’ mangiare dall’albero, proprio per sottolineare il fatto che non sono trattate. Ovviamente Lui ha ragione a voler precisare una cosa del genere. E si questi ‘ghiaccioli’ devi provarli perchè sono cremosi come i ‘mangia e bevi’ anni 80… te li ricordi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.