Aglio, cipolle, scalogni arrosto e canditi

Non tutti i piaceri sono condivisibili. E’ un dato di fatto. Mi accorgo di questo ogni volta che mi ritrovo a scansare per i miei ospiti ‘intolleranti’ cipolla o aglio e quant’altro possa risultare indigesto. E’ sempre un peccato per me che non so rinunciare a nessuno dei due.

Così capita alla parte più ‘ignorante’ del mio palato di rivendicare il suo spazio nel banchetto esclusivo tra noi due ‘gamberi’. Ci sono peccati che ci concediamo in privato sentendoci privilegiati e complici dello stesso piacere che non a tutti è dato comprendere o sopportare. E questa volta è capitato a cipolla e aglio di sorprenderci e ricordarci ancora una volta quanto i nostri gusti siano in armonia sempre e soprattutto a tavola. Ho atteso, allora, fiduciosa che la cottura in forno portasse allo ‘sfinimento’ la polpa delle verdure, riducendola alla consistenza di una purea perfettamente spalmabile sui miei crostini e i suoi. Scavando con la punta di un coltello nei gusci naturali delle verdure, ho verificato la cremosità agrodolce che porta aglio e cipolla a una nuova ‘gentilezza’ anche per i palati più delicati. Ho riempito due calici felice di godere di un aperitivo, in un certo senso, così ‘esclusivo’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


 



 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

Ricetta ‘Aglio, cipolle e scalogni canditi’ tratta da “La felicità è servita” di Trish Deseine 

Ingredienti (per due): una testa d’aglio, una cipolla di media grandezza, uno scalogno grande; 1 cucchiaio d’olio evo; una noce di burro; due foglie di alloro, timo fresco, bacche di ginepro, salvia fresca, pepe in grani, sale e zucchero qb. Baguette per servire.

Procedimento: spaccare a meta le verdure senza eliminarne la ‘buccia’, condirle con le spezie, olio e burro e infornare per 50′ circa a 150° C. Controllare spesso la cottura: sarà possibile sfornare l’aglio dopo 25′, lo scalogno dopo 40′, le cipolle al termine dei 50′ di cottura. Tagliare a sottili rondelle una baguette e abbrustolirle. Servire la ‘crema’ di verdure candite sulle cialde di pane e servire ancora calde.

17 thoughts on “Aglio, cipolle, scalogni arrosto e canditi

  • Marco
    … da ripetere 😉

    Arianna
    e si, cara Arianna, diciamo pure che post somiglia di più ad un ‘appello’…chissà quanti risponderanno?Felice di sapere che sei dei nostri!Un bacio!

  • Uno di quei casi in cui si rinuncia prima d’aver provato. Un po’ per un contorto retaggio culturale e un po’ per quel certo snobbismo che rende più “fighetti” mettere al bando il proletario aglio, la contadina cipolla e anche il più sofisticato scalogno. Eppure, se ben cotti, questi frutti della terra sono del tutto digeribili, non lasciano ricordi nell’alito, ma soprattutto sono pieni zeppi di cose che ci fanno benissimo. Brava Gamberetta, bisogna andare oltre e dritti per la nostra strada… ma non inviterei chi sai tu la sera che decidi di rifarli! Inutile sottolineare la tua poesia narrativa e fotografica!

  • Pola M
    Prova prova e vedrai: squisiti!!!!!!;-)

    Stefania
    Ma hai usato delle definizioni spettacolari!l’aglio proletario è simpaticissimo!!!è proprio vero ciò che impressiona è il modo in cui queste verdure sanno cambiare sapore se cotte in un certo modo. È si, se lo meritavano aglio e cipolla un post intero, e non sai quanto mi fa piacere trovare sostenitori come te mia cara, ovviamente non potrò pretenderlo dai nostri amichetti comuni ;-)… Un gran peccato!

  • Vale
    🙂 vale se ti va di esagerare e accontentare, diciamo, tutte le voglie questa ricetta può essere ideale con del l’ottimo formaggio francese o con un paté, ecco solo ad averlo pensato mi è venuto un languore infinito!!!

  • congratulazioni tesorella, sei una dei vip! questo non è un premio ma un riconoscimento per i miei blog preferiti. tu sei tra questi. da oggi sei ufficialmente Betty approved! (maggiori info qui:http://elisabettapendola.com/2013/04/15/intermezzo-melodrammatico/ )- ti conferisco il fiocco lo puoi appuntare dove ti pare (anche in bagno) 😉 ce l’ha anche Imma di DolciAGoGo nella sidebar e altre star! : http://elisabettapendola.files.wordpress.com/2013/04/betty1_02.png?w=600

  • Elisabetta
    Betty cara grazie, mi fa piacere essere tra i tuoi preferiti e il tuo fiocco lo appunto sul petto e lo indosso con fierezza, adesso vengo a trovarti e lascio la mia felicità in calce anche da te!:-D

  • La tua fantasia ha superato ogni limite con questa ricetta.
    Hai fatto diventare protagonisti “gli odori più comuni” della
    cucina italiana. Proverò e proporrò agli invitati alla mia tavola
    questa stuzzicante novità, certa di risquotere successo.
    Ti farò sapere e intanto voglio come sempre complimentarmi
    con te per le idee, le fotografie e i commenti. Baci!

  • Sorrido. Quando mangiamo le bruschette, guai che non ci passiamo ben bene l’aglio sopra… poi questa scelta la paghiamo, anche il giorno dopo, e nessun dentrifricio alla menta più glaciale del mondo aiuta, ma pazienza… a noi piace così… 🙂

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