Forse l’errore è stato stabilire che in principio ci fossimo solo io e la melassa nello spazio finito della mia cucina, mentre l’idea era quella di sfornare soltanto dei bagels.
Non ho più mangiato bagels dall’unica volta che ne ho mangiati in gran quantità e in una modalità più che altro ‘bucolica’ e creativa.
Nella precisa situazione si era trattato di una ricca sfornata di bagels a doppia lievitazione che Rossella aveva portato a destinazione nel mio giardino di casa, solo perché fossero immortalati per una collezione ‘primavera/estate’ nel bel mezzo di tutta la più florida natura del momento.
Nei giorni a seguire però un caso eccezionale mi ha permesso di trovare seminati qua e là, e niente affatto privi di un certo gusto di ambientazione scenografica, una notevole presenza di bagels a doppia lievitazione distribuiti meglio delle molliche di Pollicino, ma soprattutto buoni e ancora soffici malgrado la conservazione en plein aire.
Non ho mai smesso di ringraziare Rossella per quella dimenticanza e anzi Rossella stessa non hai mai smesso di ringraziare me come di consueto fa quando: porta cibo a domicilio e, per un eccesso di educazione, ringrazia pure.
Ad ogni modo quando è arrivata l’idea di sfornare i bagels che tutto il web sforna, e a più sfornate in certuni periodi dell’anno più di altri, io avrei potuto limitarmi ad una ricetta già collaudata, andare sul sicuro e sfornare il mio primo bagel di cui è pieno il mondo, e invece no.
Per amore di inutile complicazione ho deciso che i miei bagels si sarebbero distinti grazie alla melassa, ma proprio questo è stato l’errore.
Me ne sono convinta il giorno in cui ho verificato personalmente una curiosa epidemia di melassa sugli scaffali di tutte le drogherie di Roma e provincia, come se la gente non avesse fatto altro che investire il proprio tempo nell’acquisto di melassa prima e contro di me, in modo consapevole e strategico.
Non c’è stato molto da fare, ma l’assoluta certezza di aver letto da qualche parte che una buona percentuale di melassa rende scuro e umido lo zucchero muscovado, mi ha riconciliato con l’idea originaria di voler sfornare ‘solo’ dei bagels.
Mi sono messa all’opera: ho tirato fuori lo zucchero, le uova e anche il burro. E a questo proposito non so bene cosa stia accadendo tra me e il burro: il suo ritorno nel frigo, come nella mia vita, non è poi così accidentale come quando eravamo tutti e due troppo distratti e superficiali per amarci.
Ricapitolando allora: zucchero, uova e burro e nulla di diverso rispetto ai soliti bagels che popolano lo spazio infinito che vive fuori dalla mia cucina. Ma proprio nello spazio finito di quest’ultima avevo dimenticato che il licoli avrebbe fatto la differenza che cercavo.
Ecco allora se c’è stato un errore, sicuramente è stato quello di non capire che in principio ci saremmo stati solo io e il licoli, come sempre, a riformulare pesi e misure di una ricetta già collaudata e come si dice in questi casi: “Buona come il pane”.
Ricetta liberamente ispirata e riadattata dal libro di Emmanuel Hadjiandreou “Come si fa il pane”
Ingredienti (per 6 pezzi)
- 500g di farina 0
- 10g di sale
- 20g di zucchero (io muscovado)
- 50 g di licoli
- 240ml di acqua tiepida
- 1 uovo medio leggermente sbattuto
- 25g di burro normale o salato, ammorbidito
- 5g di sale
- 1 uovo medio sbattuto con un pizzico di sale per spennellare
- semi di papavero q.b.
- semi vari q.b.
Cosa serve:
- una teglia foderata di carta forno
- una casseruola da 2l
Procedimento
- In un recipiente o nella ciotola della planetaria unire la farina e il lievito. Aggiungere piano piano l’acqua e cominciare ad impastare.
- Quando l’impasto comincerà a prendere consistenza unire l’uovo, lo zucchero e il sale ed amalgamare bene tutti gli ingredienti, per ultimo aggiungere il burro; impastare ancora e poi passare sul piano di lavoro per terminare a mano; proseguire fino a raggiungere un impasto liscio ed omogeneo (15 minuti).
- Coprire la ciotola con della pellicola trasparente e fare lievitare l’impasto per 3-4 ore circa o fino al raddoppio del volume iniziale.
- Passato il tempo di lievitazione, su una spianatoia leggermente infarinata, sgonfiare la pasta e dividerla in 6 parti uguali.
- Formare 6 pagnotte e con il dito indice, infarinato perché non attacchi, praticare un foro al centro.
- Trasferire i bagels su una teglia coperta con carta forno e lasciare lievitare per 30 minuti. Prima che finisca il tempo di lievitazione, mettere sul fuoco la casseruola con l’ acqua salata e portare ad ebollizione.
- Quando avrà raggiunto il bollore tuffate i Bagels nell’acqua bollente salata (5g di sale) e lasciarli bollire per circa 10 minuti finché non risalgono in superficie.
- Trasferire i bagels su una placca con carta forno, spennellarli con l’uovo e cospargerli con i semi di sesamo e di papavero (o quelli scelti). Infornate a 200°C e cuocere per 15-20 minuti o fino a che saranno diventati ben dorati.
Tovagliolo di lino www.staystore.it
Ma la melassa????? disse la smarmellatrice compulsiva figlia di madre che non solo ruba banane un po’ di soppiatto e un po’ pure sfacciatamente, ma che pensa bene di rompersi l’osso della caviglia (il malleolo per l’esattezza) e di spiaggiarsi sul divano dal 27 Dicembre fino al 28 gennaio, lasciando tutte le incombenze di casa comprese quelle della belva canina, alla sottoscritta me medesima mederrima???? Bene che fine a fatto sta melassa??? Era solo dentro lo zucchero muscovado? aaaaaaaaahhhh era solo lì!!!! Sto facendo tutto da sola, lo so.. ma oggi, cioè sta sera sono più rinco del solito perchè ho fatto un viaggetto di due orette con mio padre e il risultato è un cervello più sbattuto di una panna montata che smonta diventando … pensa un po’… burro… Dio quanto lo amo io invece, il burro…e quanto amo il tuo ritorno di fiamma con il suddetto panetto… la sua riapparizione in frigo e nelle tue preparazioni…. Sono felice, perchè è tanto buono e caro e dolce e corposo e, se usato con contegno e moderazione, innocuo….
La Ross è proprio una sagoma… porta cibo, ringrazia, dimentica cibo, ringrazia… io la adoro (proprio come il burro). Comunque ste ciambelline rotonde son proprio belline e buone mi sa… appena madre ritorna in forma e sono un po’ meno oberata di roba casalinga mi ci metto…anche se non ho il licolì licolà…
Quanto mi sei mancata Laurè…
grazie mille..
Manù
Dal 27 dicembre al 28 gennaio sarebbe un bel periodo anche per me, dico, per sottrarmi qualunque incombenza fosse pure melassa o malleolo! 😀 Ma scherzi a parte mi dispiace per la mater spiaggiata su divano (anche se quest’ultima condizione è invidiabile vista da una come me che ha la tendenza allo spiaggiamento anche quando il divano è occupato) e anche per la figlia tutto fare. E comunque si Manù cara, qua a Roma durante le vacanze natalizie si è fatto di tutto per rubare melassa dagli scaffali, una vera epidemia!L’unico difetto dei bagels è che finiscono presto, soprattutto se non ti limiti al burro ma decidi di assaggiarli con la coppa, la mortazza, il pecorino, la provola e tutto il resto oltre anche al solito salmone e avocado insomma. Allora Manù sappi che se vuoi farli, puoi prendere pari pari questa ricetta ricordandoti di togliere lo zero al peso del licolì licolà 😀 e userai solo 5 g di lievito di birra che saranno più che sufficienti 😉
Anche tu mi sei mancata e veramente sono tornata aspettandoti!
Un bacio smarmellatrice e mi raccomando tieni il punto con la melassa, non le dare spago visto che non serve a nulla 😉
UN bacio!
Dio quanto ti adoro…
Io una volta ho fatto un esperimento trasformando un trenino di bagel della Ross in un unico pane .. era sempre coi semini di papavero sopra e mi sa che aveva anche il miele di castagno nell’impasto… l’ho abbinato al prosciutto crudo di babbo… (che io sono figlia di un allevatore di mucche e baghiz , che fa tanto bagel, te lo avevo già detto??? bene comunque io prosciutto crudo, lonza,salame e ciccia varia ce l’ho di mio). Na bomba Laurè…. buonissimo.. il miele di castagno, i semini di papavero e il crudo…spaccano….
Semmai ti dovesse mancare un abbinamento…
😉 …
vado a stendere la frolla per i biscotti.. che è giunta l’ora..
alla prossima ciambella…
Manù
Per me le tue vicende sono magiche e io amo la magia.
Grazie Milena bella 😀 ti assicuro che le nostre rispettive ‘vicende’ in cucina rendono ‘vicendevole’ la simpatia che anche io sento nei tuoi confronti!A presto!!!