Biscotti speziati di Ottolenghi

Biscotti speziati di Ottolenghi

Le spezie nella mia cucina trovano una posizione di vicinanza più o meno ordinata, a seconda del loro reciproco rapporto sensoriale: il macis, ad esempio, è a stretto contatto con la noce moscata se non fosse per quella ‘contesa’ irrisolta sulla delicatezza preferibile della besciamella.

Poi ci cono i chiodi di garofano così indecisi se stare dalla parte del salato o da quella del dolce, io stessa mi chiedo sempre dove collocarli: “vicino alla cannella o al pimento?”

Questi problemi non me li crea ad esempio la fava tonka, unica nel suo sentore inconfondibile prende le distanze da tutte le altre spezie. Ma certo tanta esclusività si paga: se penso a quanto io abbia penato per trovare le sue preziose bacche e quanto abbia rischiato nel cercarle in una città di ‘romoletti’ in cui un uomo, anche se è un droghiere, a chissà cosa pensa se una signora ‘costumata’ chiede timidamente: “scusi, lei ha la fava tonka?”

Ecco, e poi invece ci sono giorni in cui mi capita di trovare la ricetta che le mette tutte in accordo in un concorso di piacere squisito da rendere semplici biscotti al pari di una torta saporita.

Così tutto è cominciato in un’ordinata disposizione in fila indiana delle spezie più disparate, da miscelare tutte insieme: cannella, pimento, zenzero e noce moscata. Poi è stata la volta degli aromi forti di cacao e cioccolato fondente e subito dopo di quelli aggrumati di limone e arancio.

Se poi a questo si aggiunge la nota pungente e acidulata dei ribes essiccati e aromatizzati possibilmente nel brandy io direi, ad esempio, che in questo caso della fava tonka si può anche fare a meno. Così, tanto per evitare di incorrere negli ammiccamenti fuori luogo di un presunto droghiere, ad esempio.

Ricetta tratta da Jerusalem di Ottolenghi

Biscotti speziati di Ottolenghi

Ingredienti: 125 gr di ribes; 2 cucchiai di brandy; 240 gr d farina; 1/2 cucchiaio di cacao; 1/2 cucchiaino di lievito in polvere; 1/4 cucchiaino di bicarbonato di sodio; miscela di spezie (1/2 cucchiaino per spezia): cannella, pimento, noce moscata, zenzero; 1/4 di cucchiaino di sale; 150 gr di cioccolato fondente grattugiato; 125 burro a temperatura ambiente; 1/2 cucchiaino di scorza di limone; 1/2 cucchiaino di scorza di arancia; 1/2 uovo (o 1 piccolo); 1 cucchiaino di scorza di agrumi candita ( o semplice scorza di arancio)

Per la glassa: 3 cucchiai di succo di limone; 160 gr di zucchero a velo.

Procedimento:   mettere il ribes nel brandy in ammollo per 10’. Mescolare la farina, il cacao in polvere, il lievito in polvere, il bicarbonato di sodio, le spezie, il sale, il cioccolato scuro e lavorare tutto con un frullino. Mettere in un mixer burro, zucchero, vaniglia, limone, scorza d’arancio e amalgamare senza esagerare per 1’ circa. Senza interrompere, aggiungere l’uovo e proseguire la miscelazione per 1’ ancora. Amalgamare anche gli ingredienti secchi e poi ribes e brandy. Terminata quest’operazione, lavorare delicatamente la miscela con le mani fino a ottenere un impasto uniforme. Dividerlo in mucchietti da 50 gr e farne tante palline. Sistemarle lasciando tra loro un spazio di 2 cm in due teglie rivestite di carta da forno e lasciar riposare in frigo per almeno 1h. Preriscaldare il forno a gas ventilato 170-190°C. Cuocere per 15- 20’ o fino a che non saranno duri in superficie, ma ancora leggermente morbidi nel centro. Toglierli dal forno, lasciando che si raffreddino solo per 5’ e trasferirli su una grata. Mentre i biscotti sono ancora caldi mescolare gli ingredienti per la glassa fino a quando risulta leggera e fluida. Stenderne una cucchiaiata su ogni biscotto, lasciandola colare in modo che lo ricopra come una pellicola trasparente. Concludere l’operazione, mettendo al centro di ogni biscotto 3 pezzi di scorza candita o semplice buccia d’arancio grattugiata. Lasciar raffreddare e servite. Conservare in un contenitore a chiusura ermetica.

Biscotti speziati di Ottolenghi

14 thoughts on “Biscotti speziati di Ottolenghi

  • sto morendo..
    è mezzanotte passata e io sono qui a ridere come una scema davanti al tuo post immaginandomi la signora “costumata” dal droghiere.. che naturalmente nel mio immaginario è fintamente muscoloso ma in realtà solo un po’ in sovrappeso, con la t-shirt bianca con le maniche corte arrotolate, il cappellino bianco con la penna sorretta da un orecchio, lo stomaco sproporzionato che la forza di gravità spinge inesorabilmente verso il basso…

    “scusi, lei, ha mica la fava tonka?”

  • Nel mobiletto della mia cucina, le spezie sono decisamente in primo piano. Barattoli i ordinati, stretti in un piccolo vassoio, spingono e scalpitano fra loro perché lo spazio inizia a diventare un po’ soffocante, per loro. Ai primi posti, zenzero, curcuma, curry, cannell. Dietro le altre si spostano spesso, portandomi poi alla disperazione più totale quando ho bisogno di loro e queste sono troppo impegnate a non farsi trovare! Questi biscotti, leggermente profumati all’arancia, sembrano essere la versione speziata dei miei segretissimi biscotti preferiti, che mi prepara mamma ogni natale. Chissà quanto gioirebbero i miei barattolini di spezie nel tuffarsi in un’impasto burroso!
    Buona giornata. Marta 🙂

  • Io tengo tutte le spezie in piccoli vasetti dentro una super gigantesca cesta Ikea (viva la pubblicità occulta!!!), ma sempre in piccole quantità perchè preferisco le spezie sempre fresche (soprattutto curry, zenzero, cumino).
    Buona settimana

  • Sarà che in questo ultimo periodo sto un po’ in fissa con il Sig. Ottolenghi ( ma questo già lo sapevi), sarà che al solo nome di spezie già mi si attivano tutti i sensi, sarà per le foto che sono una meraviglia ( anzi ultimamente ne fai una più bella dell’altra …), insomma morale della favola questi biscotti li proverò sicuro perché mi ispirano tantissimo!
    ps: del mio reparto spezie ed aromi meglio non parlare; perennemente alla rinfusa, dislocato in varie mensole e bussolotti per mancanza di spazio … insomma una vera baraonda al tuo cofronto!!! 😉

  • Barbara
    Cara Barbara, e sapessi allora di quella volta che la signora ‘costumata’ si è sentita rispondere: “No signò… noi (plurale maiestatis) c’avemo la fava secca!” Che autogol per uno che risponde perfettamente al tuo identikit!;-) un bacio!

    Francesca Caprino
    Bella mia terrò presenta la risposta da dare al droghiere 😀 e ti racconterò il seguito di questa esilarante storia che da qualche tempo a questa parte gira intorno alla ‘benedetta fava tonka’… ma si potrà dire ‘benedetta?;-)

    Marta e Mimma
    Cara Marta non sai quanto mi piacciono curcuma e curry e il fatto che siano anche nella tua cucina è solo un ulteriore conferma che provo nei vostri confronti 😉 Comunque io sono sicura che questi biscotti ti piacerebbero e sai, c’è qualcosa di divertente in questa ricetta che prevede l’introduzione di tutti questi ingredienti: ci si sente un po’ maghe delle spezie e ed è una bella occasione per svitare più di un barottolino insieme!Bacio 😀

    Mila
    Ciao Mila, ma lo sai che il cumino mi fa impazzire soprattutto nei soffritti di cipolla e tu?Dimmi dimmi che sono curiosa 😉

    Paola
    Paola benvenuta!Ma certo che te ne passo uno e sai una cosa?questi biscotti saporiti sono ideali per un buon tè 😀 è un piacere conoscerti!

    Martina
    Cara cara Martina e si che lo so, allora ti sarai accorta che anche la mia foto è ispirata dal libro 😉 il ‘nostro’ amico Ottolenghi veramente sa prenderci per la gola, ho ‘studiato’ il suo libro un’estate intera prima di debuttare con una sua ricetta e mi fa piacere che il risultato ti piaccia!:-)

  • Eh, le spezie son preziose. Ho la fortuna di aver acquisito una parente originaria del Marocco, ormai nemmeno mi fa parlare, sa che quando passa per casa mia, se vuole farsi ospitare, deve portare con sè una discreta scorta di quei meravigliosi, colorati e profumatissimi ingredienti. Dedico un ripiano della dispensa alle spezie, suddivise in preferenze di utilizzo… cerco di mantenere l’ordine, ma le spezie son così versatili. Mi faccio guidare dall’istinto e quasi sempre mescolo. Unica nota dolente è che gli uomini di casa non le amano molto, o meglio non le digeriscono, di conseguenza sono limitata. Se fosse per me potrei trasferirmi anche domani, ecco in Marocco, India, insomma, dove questi profumi sono mescolati nell’aria e ubriacano le persone, in senso buono. Mi piace entrare nella tua cucina, e mi piace leggerti, e potrei parlare per ore, lo sai che oltre ad essere “costumata” sei anche molto interessante? I tuoi meravigliosi spunti vanno a nozze con la mia chiacchiera. E’ un piacere per me venire qui, già lo sai. Un bacio e buona serata! Ale

  • Adoro leggerti! Se c’è il posto dove una parola tira l’altra, sono sicura che è questo. Il tuo. Con le spezie ho il racconto abbastanza simile, tutte nella mia cucina piccolissima messe in fila, quasi ormai in tutti gli angoli. E la signora Fava Tonka. La avevo cercata quasi per un’anno intero! Dopo aver visto la ricetta francese del flan, che mi ha incuriosito parecchio, mi sono messa in testa che la devo trovare. Se ti raccontassi come chiedevo nei mercati delle spezie in Israele e Turchia! Neppure lì.. allora ho detto, una cosa proprio strana, e alla fine non ce l’ho la fava tonka nella mia dispensa. Peccato.
    Però ce l’ho tutte le spezie per questi biscottini! 😉 Adoro lo stile di Ottolenghi, penso che è veramente un grande! Ho comprato pure il suo l’ultimo libro Plenty more, in inglese, non fa niente! 😀

    Un caro saluto ragazza dalle mille risorse! 🙂

    Gelmina

  • Io ho un portaspezie girevole, acquistato in provenza, di cui sono gelosissima. Prima o poi lo fotograferò e te lo farò vedere. In più ho una fila di contenitori stretti e lunghi tipo chimico che mi diverto a mettere in fila in ordine sparso in base all’umore. Anche questi comprati in provenza, in un negozino favoloso!! Le spezie invece me le sono andate a prendere in Andalusia da un marrocchino che ogni settimana le portava dal Marocco insieme ad altre erbe e infusi. Avrei portato via tutto da quel negozio. Alcune altre mi sono arrivate dalla Turchia tramite un collega che è stato recentemente in vacanza lì. Poi ci sono altre spezie, soprattutto curry, comprate al mercato a Londra da una famiglia indiana gentilissima. Quindi casa mia è molto speziata, sebbene ultimamente ne utilizzi un po’ meno.
    Mi sa che alla fine questo libro di Ottolenghi mi tocca comprarlo!! E’ nella lsta dei desideri da un ann ormai e non mi decido mai a prenderlo. Vogliamo fidarci della magica streghetta Laura?
    Comunque i chiodi di garofano, che di solito stanno accanto alla cannella, ieri sera li ho trovati accanto alla noce moscata. Chi l’ha spostati?? 😛

  • Sorrido per le somiglianze involontarie: le spezie e i profumi che zitti, zitti s’incamminano verso una nuova storia.
    Sulla mensola della mia cucina, di diritto, hanno preso spazio i vasi che conosco meglio, ma per democrazia non mi dimentico di guardare nello sportello basso, dove tengo i profumi meno usati nella mia cucina.
    E se le adoro normalmente, le spezie nei dolci poi hanno un valore aggiunto,mi sembra di gustarle di più!
    Buona settimana Laura, un abbraccio

  • Alessia
    Alessia bella, mi fa piacere sapere di darti uno spunto per chiacchierare 🙂 io passerei il mio tempo volentieri a chiacchierare di tutto e forse è per questo che qui mi ritrovo a raccontare senza troppo controllare le parole e racconti che si accavallano. Quanto alle spezie, sono il mio lasciapassare per viaggiare un po’, almeno con il palato: adoro le ‘cucine degli altri’: fatte di sapori nuovi, salse, aromi vellutati e colori accesi. Io non ho viaggiato molto e non so se riuscirò a vedere paesi e culture che mi attirano e allora svito uno dei barattolini sullo scaffale della cucina e provo a scoprire dove mi porterà 🙂 Un bacio!

    Gelmina
    Cara Gelmina, il sapore della fava tonka è un mix gradevole di vari sentori: chi sente la cannella, chi la vaniglia; io invece sono sicura di sentire l’aroma delle mandorle amare. Ci penserò io a spedirti le preziose bacche, così alla tua dispensa non mancherà proprio nulla!;-)

    Francesca
    E certo questo libro non deve mancare a una persona che ha tutte quelle spezie: ti assicuro che tutte le ricette potrebbero stregarti. E quanto ai chiodi di garofano, sono sicura di averli spostati io, quando li ho messi nel sughetto con funghi porcini… buonissimo, vuoi provare?;-)

    Manuela
    Hai visto?quando sono passata da te non ci potevo credere, praticamente è stato un po’ come scoprire che avevamo cucinato insieme 🙂 e quanto ai dolci è proprio così: speziati hanno un valore aggiunto!Un abbraccio!

  • Quando sfoglio Jerusalem questa ricetta mi fa sempre l’occhiolino, ma come molte altre è ancora in attesa di essere preparata! Le mie spezie hanno un ordine sparso e sono quasi convinta che in dispensa si sistemino da sole, a seconda delle loro alleanze e antipatie 😉 Quando però viene Natale è una festa poter preparare il pain d’epices o gli speculoos e poter usare un po’ di questo e un po’ di quello…
    Qui la fava tonka potrei trovarla solo in un negozio e per fortuna le proprietarie sono talmente costumate che non batterebbero ciglio, eheheh!
    Un bacio grande!

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