Bucatini con tapenade di olive di Gaeta

Bucatini con tapenade di olive di Gaeta

Una volta un greco mi ha detto che in cucina un italiano è capace di improvvisare un ottimo piatto dal niente, anche solo con tre ingredienti nel frigo. E allora io l’altro giorno, pensando a questa rivelazione, mi sono sentita un po’ svantaggiata visto che nel mio frigo erano solo due gli ingredienti rimasti: un limone e un barattolino di olive di Gaeta. Certo non mi sono persa d’animo e, visto che un italiano in dispensa ha sempre della pasta, ho trovato il terzo ingrediente!

E allora anche se un filetto d’alici e un pugnetto di pistacchi avrebbero fatto la differenza, ho ignorato tutti i ‘vorrei ma non posso’ e mi sono accontenta di vedere cosa succedeva con quello che avevo a disposizione. Così, senza frullatore o mortaio, mi sono data ad un esercizio di precisione che prevedesse solo l’uso di tagliere e un buon coltello. Quanto adoro utilizzare i coltelli giusti a seconda dell’operazione da eseguire!Ecco appunto, sul tagliere ho triturato grossolanamente la mia tapenade a base di olive, aglio e la buccia di un limone non trattato.  Il tempo di cottura della pasta (per me bucatini sempre) e un po’ di maggiorana fresca direttamente dal vaso in terrazza. Questi greci come ci conoscono bene!

Ricetta tratta da “La cucina di Roma e del Lazio” di M.T. Di Marco e M.C. Ferré 

Ingredienti (per 4 persone): 1 tazza di olive di Gaeta; 5-6 rametti di maggiorana fresca; 1 spicchio d’aglio; 6 cucchiai di olio evo; scorza di un limone non trattato; 400 gr di spaghetti o bucatini.

Procedimento: triturare le olive, precedentemente denocciolate, l’aglio e la buccia del limone. Aggiungere l’olio e la pasta lessata. Servire con foglioline di maggiorana fresca.

6 thoughts on “Bucatini con tapenade di olive di Gaeta

  • Questo piatto (ma proprio anche il piatto in se) mi piace. Uno perché sono spudoratamente del partito “meno c’è, meglio è” e “semplice è buono”; due perché mi fa piena estate solo a guardarlo e tre perché mi ricorda vacanze di molti anni fa, quando ero piccola. Sono trascorsi tanti anni ma delle immagini sono ancora limpide e chiare: i polpi lasciati sul filo nelle terrazze dei ristoranti, mari di cristallo, spiagge isolate e il pope che tutto vestito arrivava per fare il bagno con il suo materassino gigante di polistirolo … nostalgia canaglia!!!

  • Ho appena comperato i pomodori per realizzare la tua precedente ricetta, entro in casa,accendo il computer per tornare su di assa ed eseguire alla lettera il modus operandi, e trovo questa sorpresa: un nuovo piatto estivo, povero ma gustoso. Pensa io ho anche le alici e i pistacchi………quando si dice la fortuna!
    Visto che per gustare i pomodori, devo aspettare la macerazione del riso per
    una notte, adesso per prenzo posso preparare (RIGOROSAMENTE )
    le mezze maniche
    con tapenade di olive di Gaeta………Che dici vanno bene anche olive senza provenienza conosciuta? Baci, baci!

  • Ora capisco la tua sosta interessata al reparto coltelli, nel negozio… 😉
    Saper cucinare secondo me non è tirar fuori dal cilindro piatti complicati o elaborati, ma saper creare con ciò che si ha – anche pochissimo – un mix di gusto di tutto rispetto come qui… io poi sono quella che quando frulla o sminuzza lascia spesso dei pezzettini più grossi, per “mordere” comunque qualcosa…
    ps: hai vinto alla grande la sfida della foto-con-pasta-lunga! E che amo i bucatini già lo sai… 🙂

  • Martina
    E si le immagini che mi racconti sono scampoli della stessa Grecia che ho visto anch’io la prima volta 🙂 e forse è proprio il quel momento che il ‘mal di Grecia’ si è fatto spazio nelle mie vacanze e se non torno in terra ellenica almeno una volta l’anno mi manca il fiato!Mi fa piacere che anche questo piatto ti sia piaciuto!

    Antonella
    vedo che te la sei studiata bene la situazione, eh?mi sembra un buon piano: prima bucatini e poi pomodori di riso! 🙂

    Francesca
    Ma lo sai che a me questa foto non convince, invece :-/ Quanto alla pasta: bucatinituttalavita!

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