Un minestrone è ‘solo’ un minestrone a meno che non si sia così sentimentali sull’argomento da cominciare a dedicarvisi con il dovuto anticipo. E’ una questione di puntualità: io, ad esempio, a giugno ho piantato tre zucche.

Un minestrone è ‘solo’ un minestrone a meno che non si sia così sentimentali sull’argomento da cominciare a dedicarvisi con il dovuto anticipo. E’ una questione di puntualità: io, ad esempio, a giugno ho piantato tre zucche.
Pensa a questo: quando ti regalano venti chili di zucchine tutte nello stesso giorno la verità è che ti stanno portando o a un’inevitabile ‘abbuffata’ o a un’inevitabile occupazione. E data l’inevitabilità dell’intera questione, io ho optato per la seconda.
Da quando una nutrizionista mi ha ‘offerto’ a caro prezzo come unico consiglio, l’eliminazione di gran parte degli zuccheri infiltrati nei miei alimenti preferiti, vago come un’anima in pena alla ricerca di ‘qualcosa’, che da giorni ho preso a chiamare “unnonsoché”.
Prima di una cena con la mia amica Laura, lei mi chiede il contributo di una pillola di Silact Flat. E subito dopo ci sediamo tutti a tavola.
“Tua nonna c’ha lo stomaco della guerra” Mia madre se poteva, dirottava l’intenzione di seguire l’esempio di mia nonna con una frase ad hoc. Di quelle frasi in cui la ‘concisione di concetto’ sintetizza a mala pena, e senza dovizia di particolari, la storia della guerra insieme alla storia della fame e insieme alla storia […]
“Olga si lusingava di mio nonno”. (cit. di famiglia) Per mia nonna chi s’illude di qualcosa, semplicemente si lusinga da solo. Come Olga, che mentre si lusingava di mio nonno non si accorgeva che nel frattempo mio nonno si lusingava di un’altra. Mia nonna.
E allora un giorno mi scappò di dire “Io friggerò un tuorlo”. E mi ritrovai “Ambasciatrice” di quel messere dell’Ubaldino noto in tutto il Mugello, il “Gran Mugello”. E in realtà la magnificenza delle mie pretese era tale, per la magnificenza dell’occasione del Concorso “Latti da Mangiare” proposto, per la seconda edizione, dalla Storica Fattoria […]
Per mia madre, una donna dopo i quaranta dovrebbe trovare sollievo in poche certezze, ma assolutamente improrogabili: un nutrizionista, un osteopata e un buon analista. Ecco questo è ‘il succo della questione’.
Ottobre secondo il mio calendario interiore è il primo mese dell’anno. Riparto dopo un’estate che sento estate fino a settembre e poi, appunto si riparte. E si progetta anche, di fare una dieta, di iscriversi in palestra e di ‘realizzare’ un anno migliore di quello passato. Anche se io non progetto mai tutte queste cose,
Quasi come in una niçoise… giorni fa mi sono ritrovata ad assemblare ingredienti adatti al sud della Francia ed altri forse non propriamente detti… forse anche un po’ fuori luogo, ma utili a fare la differenza.
Ultimamente io, mangio carote crude. Un’abitudine spuntata non so bene quando e che, come tutte quelle cose che portano la sensazione di un immediato benessere, si è radicata nella mia cucina con la presenza costante di carote, a volontà, ovunque sia possibile parcheggiarle anche solo per averle sempre a disposizione.
“In divenire”: si tratta di un’espressione che uso in genere per mettere in attesa chiunque sia in cerca di risposte immediate e decisioni improvvise sul da farsi. La questione è semplice: io non trovo tanta disinvoltura nell’immediatezza, quanto piuttosto ‘nel divenire’ lento di quelle cose che non si palesano a comando.
Gratinare, non mi dispiace mai tanto. Un’operazione consigliabile a tutti i ‘pasticcioni’ per natura, agli ‘stratificatori’ metodici o ai ‘pigri di cuore’ che amano lasciar fare al forno la sua parte. Ecco, le possibilità sono varie ed estendibili per lo più anche agli ‘sbattitori compulsivi’ di besciamella o ai ‘maniaci di formaggio che fonde’ soprattutto […]
Quest’anno non ho colto l’Autunno dagli alberi. Ho aspettato piuttosto cadesse giù, senza incoraggiamenti o spinte dal basso. Poi quando è arrivato il suo tempo l’ho raccolto da terra, in mezzo alle foglie secche e l’ho tenuto un po’ tra le mani prima di ritrovarlo nel piatto.
Ho conosciuto Rolando qualche mese fa, ho suonato alla sua porta e appena i cancelli della sua tenuta si sono aperti al mio sguardo, io non ho avuto dubbi sul suo ‘personaggio’, assolutamente ‘letterario’. Se a questo poi si aggiunge, un nome da ‘chanson’ e due baffi di almeno dieci secoli fa, come si può […]