Cetrioli dolci-salati

I cetrioli che mia nonna Irma pelava a merenda per me e mia cugina, diventavano i microfoni immaginari su cui ‘interpretavo’ una delle mie canzoni preferite di quell’estate: “Tu mi fai girar, Tu mi fai girar… come fossi una bambola”.

Ho cantato ininterrottamente questa canzone per tutto un pomeriggio d’estate. E perché una bambola potesse o dovesse ‘girare’ non mi era del tutto chiaro a sei anni d’età, ma di fatto era la stessa cosa che mi ritrovavo a fare io: ‘girare’ in lungo e in largo per l’ampio terrazzo, al sesto piano, della casa dei miei nonni paterni intonando la mia canzone del momento. Da lì era possibile prendere in considerazione la situazione di ogni pomeriggio d’estate, passando in rassegna le abitudini di quartiere: le lezioni di pianoforte dal conservatorio; i gatti di Via Caduti sul Lavoro dietro la signora Vallì; il cigolio della saracinesca del vinaio di fronte; la passeggiata del signor Argante e della nipotina rossa in direzione dell’ex ferrovia; il mare calmo all’orizzonte. Io controllavo tutto e in cambio tutti potevano ascoltare me sul mio ritornello preferito: “No ragazzo no, tu non mi metterai… tra le dieci bambole che non ti piacciono più, o no!Oh No!”.

Oggi pur vivendo in un’altra città, molte delle mie abitudini ricorrenti restano fedeli a certi ricordi: ad esempio i cetrioli ‘dolci-salati’ entrano negli spuntini dei miei fuori pasto o dei pranzi fuori casa o al lavoro. L’idea di napparli in una salamoia agrodolce è nata dal desiderio di provarli insieme a del roastbeef come ripieno ideale di uno dei miei panini preferiti dell’estate. Ma in effetti possono essere deliziosi anche come piacevole contorno per un piatto di carne fredda o di formaggi. E altrimenti, in mancanza di tutto il resto: ‘assoluti’ direttamente dal barattolo di conserva, io anche a merenda!

Ricetta “Cetrioli dolci-salati” tratta da “Sale & pepe” di Jody Vassallo 

Ingredienti (15′ di preparazione; 30′ di raffreddamento; 1 settimana di ammollo in aceto; 10′ di cottura):  1kg di cetrioli sodi; 500 ml di aceto di vino bianco; 250 gr di zucchero cristallizzato; 3 cucchiai di sale grosso (io integrale); un cucchiaio di spezie per salamoia; 1 cucchiaio di aneto fresco tritato.    

Procedimento: affettare sottilmente i cetrioli e metterli in un recipiente non metallico. In una casseruola versare l’aceto, lo zucchero, il sale, le spezie per salamoia; l’aneto tritato e mescolare tutto a fuoco basso, finché lo zucchero non si è sciolto. Lasciar intiepidire, nappare i cetrioli con questa preparazione e far  raffreddare completamente. Conservarli 1 settimana in frigo in vasetti sterilizzati, prima di servirli.

11 thoughts on “Cetrioli dolci-salati

  • Voglio sapere di più, dalla tua diretta voce, di queste abitudini del quartiere… di tutte le canzoni che amavi e dei ricordi legati ai nonni che si sa, sono speciali…
    (a proposito, il libro di cui ti parlavo si chiama “Anita friggeva d’amore”)

    Nella lista delle cose da scambiarci/prestarci, metti questa stoffetta? 🙂

    (fare merenda coi cetrioli, non ci avevo mai pensato, ehehe)

  • Francesca
    Ci sono cose da ‘amatori’ e i cetrioli a merenda possono essere una cosa del genere 🙂 La stoffa già l’avevi notata 😉 te la porterò al più presto! Il titolo del tuo libro è meraviglioso : friggere l’amore… e chi ci aveva mai pensato!Sai che profumi!;-) un bacio grande grande!

  • Questa ricetta la devo assolutamente provare!
    Adoro le conserve e tutto il mondo che ci gira attorno…a proposito del “girare” della bambola,sorrido: non so com’è ma ho avuto gli stessi dubbi amletici,forse colpa della giovane età anche per la sottoscritta,ma non riuscivo proprio a capire come potesse continuare a girare questa bambola 🙂
    A presto!

  • Tutto quello che cantava Patty Pravo era particolare ed orecchiabile e immagino come potesse essere comico, vedere voi due bambine cantatre il “tu mi fai girar” storico, con mezzo cetriolo a mo di microfono.
    Se quel bel ricordo ti ha stimolato a dare un’ importanza diversa ai freschi,
    estivi, buoni cetrioli, ben vengano tutti i bei ricordi.
    Che dici? Ci provo a copiarti la ricetta, anche se ho poca fiducia nella mia
    capacità di conservazione corretta e sicura dei cibi?
    Ci proverò, e prima di proporli li assaggerò io per prima?
    Grazie per gli stimoli che proponi!!!!!!!!!!!!!!!! Un barattolo pieno di baci………..
    in conserva!!!!!!!!!!

  • Francesca
    Il baratto è una cosa che adoro!!!:-)

    Manuela
    Non dirmi!la sentivi anche tu!io quel l’estate l’ho cantanta a ripetizione 🙂 le conserve sone meravigliose soprattuttomquandomarriva il momento di ‘aprire’ e verificare sapori e profumi!

    Antonella
    Cara Antonella quei cetrioli lì che tu vedi da oggi sono stati in frigo per una settimana e oggi li ho assaggiati… Non a merenda come avevo promesso ma a colazione e devo dire che già di mattina hanno un loro perchè. Comunque questa sera un primo barattolo è stato fatto fuori!sono veramente speciali!

    Arianna
    Ciao!!!:-) e si un’altra canzone che mi faceva lo stesso effetto era ‘se telefonando’ di mina che mi fa ancora oggi pensare a mia madre, ai suoi capelli corti e ai suoi colli alti tanto anni ’70, gliela sentivo cantare con un filo di voce 🙂 un bacio grande!

  • ma dai che meraviglia! I cetrioioli fatti in questo modo non li conoscevo..me li segno subito perché d’estate ne consumo davvero in grande quantità, e qualche ricetta sfiziosa è sempre ben accetta 🙂
    p.s. certo che immaginare di cantare con il cetriolo è davvero spassoso…io mi sono sempre limitata alla banalissima spazzola per capelli! 😉

  • Cristina
    Ciao Cristina! Pensa che io li ho già quasi tutti finiti 🙁 sono ottimi io li ho provati anche come contorno della feta e devo dire che è un ottimo contrasto!Anch’io usavo la spazzola come microfono!!!e ma quell’estate a casa di nonna Irma non c’era scampo per noi, da lei cetrioli a merenda!;-) Un bacio!

  • Sono sul balcone di casa, in jeans tagliati al ginocchio e canottiera bianca mentre il sole è rosso rosso e le mattonelle continuano a emanare il calore del giorno, ma è quasi sera. Adoro sentire le tv altrui. La scuola è finita e a sei anni l’estate è tutto un programma. Ho fame, ma la cena non è ancora pronta, allora mamma mi consola con un cetriolo pelato e salato. Inizia il mio concerto. Ho il palco, ho il microfono. Canto. I tuoi cetrioli hanno rinfrescato palato e ricordi. Se non avessi un’insana e tremenda paura del botulino sarei già in cucina ad affettare. Ma il botulino si sviluppa in agrodolce? M’informerò.

  • Stefania
    Stefania!Ma dov’eri finita!lo sai che i tuoi commenti mi mancano quando non arrivano 😉 In realtà anch’io ho un po’ paura del botulino e sono abbastanza ignorante in merito, ma cerco in questi casi di fare attenzione usando mille accortezze: sterilizzo tutto, uso panni da cucina puliti. Considera che il tempo di conservazione di questi cetrioli è molto ristretto, solo una settimana in frigo 😉 io li ho già mangiati tutti e ti dirò che erano veramente spettacolari e da rifare al più presto 🙂 e poi a te sarebbero piaciuti, lo so!;-)

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