Il clafoutis vive nella mia curiosità da molto tempo. Forse troppo. Ecco perché nel momento in cui mi sono ritrovata davanti la ricetta del ‘Cavoletto’ non ho potuto più resistere. Ho ‘dovuto’ farlo! Soprattutto nel momento in cui, una serie di ‘congiunzioni’ casuali hanno determinato la presenza di tutti gli ingredienti già a mia disposizione. E poi una confessione: il rosmarino in infusione nel latte, ma quanto può essere poetico?
E io appunto dietro a questa ‘suggestione’ poetica, tutta nuova per me, ho abboccato all’amo. C’è poi da dire che questa versione con le albicocche, rispetto a quella tradizionale di ciliegie, può dare una certa soddisfazione se il giorno prima ci si è dedicati alla raccolta di questi frutti dal proprio albero. E approfittando di questo venticello fresco che accompagna gli ultimi giorni di giugno, ho acceso il forno e voilà! A questo punto c’è da chiedersi se non si è mai assaggiato un clafoutis, perché aspettare ancora?
Ricetta del Clafoutis di albicocche, mandorle e rosmarino tratta dal “Cavoletto di Bruxelles”
Ingredienti: 25 cl di panna fresca; 25 cl di latte intero fresco; 100 gr di farina di mandorle; 100 gr di zucchero di canna; 2 uova intere + 2 tuorli; 60 gr di amido di mais; 6 -8 albicocche (possibilmente biologiche); 1 rametto di rosmarino fresco; 1 cucchiaio di grappa; 2 cucchiai di mandorle a scaglie; una noce di burro.
Procedimento: in un pentolino, portare il latte a ebollizione, aggiungerci il rametto di rosmarino e lasciar in infusione per una decina di minuti. Lavare le albicocche, dividerle a metà con la faccia tagliata in su, disporle in una teglia imburrata di 25cm diametro.
In una ciotola capiente, mescolare lo zucchero e la fecola, aggiungere le uova e i tuorli, sbattendo, poi il latte filtrato, la panna e la grappa. Incorporare la farina di mandorle, mescolare bene per sciogliere i grumi e versare il tutto sulle albicocche. Completare con le scaglie di mandorle e infornare a 200*C per circa 35 minuti o fino a quando il clafoutis sarà gonfio e dorato. Sfornare e lasciar raffreddare. Spolverare con un po’ di zucchero a velo.
Provato per la prima volta l’anno scorso con le ciliegie, sarebbe l’ora di replicare 🙂 Mi ispira proprio questa versione profumata, il rosmarino nei dolci è stata una piacevolissima scoperta. Un bacio, buona serata
Ecco, facciamolo assaggiare a Matteo e vediamo se ha ancora il coraggio di chiamarlo “frittata”! 😀
Dopo avermelo detto in diretta, sai che ho pensato più volte oggi all’odore di rosmarino messo nel latte? Come un bagno rilassante… 🙂
Avrei così voglia di prenderne una fetta… ma quante cose vorrei cucinare con te? Ogni volta se ne aggiunge una! E se mi fai pure dolci francesi, poi… 🙂
Adoro il clafoutis, se poi i frutti sono stati colti da poco ancora meglio!! :*
Il rosmarino lo uso spesso in cucina non solo perchè adoro il suo profumo e il suo aroma…ma soprattutto perchè è ricco di virtù terapeutiche. Il rosmarino è un ottimo tonico generale; esercita sull’organismo un’azione stimolante e fortificante. Agisce efficacemente negli stati in condizioni di affaticamento fisico e mentale. ….”soprattutto lavorativo (il mio)”…. e tu sai il perchè!!!!!! E’ quindi arrivato il momento di farne un buon uso e cosa c’è di meglio di questa dolce e meravigliosa ricetta!!!! Ma soprattutto il latte caldo aromatizzato con il rosmarino (questo lo posso provare anche stasera)….. ma quando ci rivediamo!!!!!
Un abbraccio
Come potevo ancora non conoscerti?! delitto… menomale sono catapultata qui. Il rosmarino freschissimo, citava, infuso nel latte, lo hai reso poetico è vero, a guardarlo bene nel pentolino immerso nel candore. E anche tu con l’alberello di albicocche, mannaggia che invidia ^-^ E’ bellissimo il clafoutis, anche io li ho fatti monoporzione e devo però pubblicarli. E’ un dolce poetico tutto intero. a presto e buon fine settimana. mony***
Per lo stress lavorativo seguirò il consiglio di Luigina…. me ne servirà un’albero!!!!!!!!! Scherzi a parte, che aspetto invitante la farò in settimana perchè a dire il vero nei fine settimana, mentre tu crei, io sono un pò vagabonda. Bacio a presto.
Già, perchè aspettare? Mi metto anche io all’opera!
Federica
Ciao Federica!il rosmarino nel latte ha proprio un effetto balsamico e poi con le albicocche è veramente meraviglioso!Un bacio a te 🙂
Francesca
Allora cominciamo a fare una lista, avevamo detto che volevamo fare un gelato, poi siamo passate alla pasta fresca (o al basilico o zafferano) e adesso clafoutis. Insomma dobbiamo prendere Matteo per la gola? 😀 Scherzi a parte, si è rivelato un dolce facile facile, di bella figura oltre che delicato e buono, insomma il bel dolce da presentare alla fine di una cenetta tra amici.
Elisa
Ma lo sai che non mi ero accorta della versione con ciliegie da te?ho annotato la ricetta 😉 un bacio!
Luigina
ma si droghiamoci pure di rosmarino, a proposito l’hai provato il mio sughetto al rosmarino?ecco quella è un’altra cosa che funziona per me, meglio di una medicina!:-) dobbiamo rivederci presto presto, mi mancate tanto e vi penso ogni volta che sperimento qualcosa di nuovo!
Monica
Monica che piacere!sono felice tu mi abbia scoperta così adesso possiamo conoscerci meglio e girovagare una nella cucina dell’altra!;-) Allora adesso mi mettero in attesa dei tuoi clafoutis mono porzione, bella idea!A presto e buon we!
Daniela
Hai ragione, uno sulla scrivania dovrebbe avere spezie fresche per tirarsi sù anche se si è a lavoro!Brava fai la ‘vagabonda’ forse riuscirò a vagabondare un po’ anch’io nei prox giorni… vi racconterò al più presto!Ma il clafoutis provalo eh!?;-)
Arianna
Brava!Adoro chi mi prende in parola 🙂 vedrai!
questo clafoutis all’albicocca mi sta inseguendo!!! non vedo l’ora di trovare albicocche decenti (sai io non ho la fortuna di avere un albero di albicocche… ma ho 3 piante di rosmarino in compenso!) per provarlo, quella fettina sul piattino non fa che dirmi “mangiami, mangiami…”
buon week end cara laura! (ma dove abiti che c’hai le albicocche e i gelsi sotto casa… nel paese delle meraviglie?)
Si l’ho provato il sugo al rosmarino……e mi è piaciuto così tanto che lo faccio spesso….. hai l’ok anche da parte di giacomo!!!!! baci
Barbara
🙂 magari Barbara!in realtà il paese delle meraviglie esiste ma non proprio sotto casa 🙁 diciamo che devo spingermi fuori porta dove nella casa in campagna dei suoceri, io è l’altro gambero abbiamo cominciato, da due anni a questa parte, a prenderci cura di tutto: alberi da frutto, orto, spezie, e dipendesse da me anche di animali…. Ad esempio per il mio compleanno (che è imminente) ho chiesto al marito due galline… Insomma chi l’avrebbe detto!!!!comunque appena puoi fai questo clafoutis è veramente buono!un bacione !
Luigina
Brava, hai visto che delizia? e poi Giacomo, devo conoscerlo assolutamente! 😉
Sai che il rosmarino è il ginseng del mediterraneo. Le sue virtù sono infinite! E farne un infuso nel latte è poetico, molto poetico… ma solo un animo viandante ne coglie l’essenza. Questa ricetta ha il sapore di un pomeriggio di un’estate che va e che viene, e magari averlo un albero di albicocche.
A domani, Attentatrice della mia dieta!!!
Stefania
Bene cara mia 🙂 l’hai vista quella fettina nel piattino? Domani sarà tua!!!;-)un super bacio!
Quel piattino dai fiorellini delicati “anni 60” è la giusta cornice per la fettina
di clafoutis. Gli ingredienti di questo dolce li ho tutti e posso provare a
rifarla subito, ho due vicini di casa che hanno la campagna con tanti alberi
da frutto e devo dire, “bontà loro” che mi riforniscono di ogni bem di Dio, e
questo è proprio il momento delle albicocche fresche, naturalmente non
trattate, ho il rosmarino nel vaso in terrazzo, tutto il resto in casa c’è sempre
per cui non ho scuse, ti saluto, ti auguro la buona notte e domani mattina
farò colazione con il clafoutis.Baci ai gamberi!!!!!!!!!!!!!!
Finalmente l’ho fatto il Clafoutis…..ho trovato le albicocche biologiche, non erano quelle del tuo albero…. e così ieri sera mi sono data da fare, il procedimento anche semplice e veloce! Ottimo ho avuto l’approvazione dei miei. Grazie un abbraccio:-)