Quest’estate ho chiesto al mare di aspettarmi in agosto: perché c’era ancora tutto un luglio da vivere spensierato tra le vie della città, come anche tra le pareti della cucina. E mentre la città mi ha offerto in pausa i suoi scorci migliori, la cucina ha ospitato il mio trambusto preferito: diventando una volta di più l’angolo irresistibile ‘del fare’ e a cui non sono riuscita a dire ‘basta’, neanche per un minuto.
E allora in cucina, come segno del mio ultimo passaggio, lascio a chi gradisce uno dei miei assaggi preferiti: cozze gratinate al lime e pepe verde per gli ospiti!
Molto probabilmente si tratta di un piatto comune a tanta Italia che si affaccia sul mare, ma nel mio caso ha inconfondibile il sapore di quella parte di litorale abruzzese che si conosce come ‘costa dei trabocchi’.
D’Annunzio li ha descritti bene, dicendo che sembrano “vivere una vita propria”, come dotati di “un’aria e un’effige di corpo animato… come quella di una persona su cui la vecchiaia e la sofferenza avessero compiuto la loro opera crudele”. E in effetti è così che si presentano ancora oggi al forestiero che li ammira per la prima volta o all’abruzzese che non ama perderli di vista troppo a lungo. Questo, ad esempio, è il mio caso.
Ecco perché prima di prendere il largo verso un altro mare, mi piace l’idea di salutare il mio, smeraldino e ‘familiare’ soprattutto dal punto di vista di un trabocco. E non importa quanto caldo o sole vorranno accompagnarmi, andranno bene anche solo un po’ di cicale nelle orecchie e di ouzo nel bicchiere. Il resto si vedrà… al mio rientro!
Ricetta “Cozze gratinate al lime e pepe verde”Ingredienti (60 cozze ripiene):
- 1,5Kg cozze pulite e di grandezza medio grande;
- 1Kg di pangrattato macinato grosso;
- 1 cucchiaino di peperoncino in pasta;
- 2 spicchi d’aglio schiacciato;
- 1 cucchiaino pieno di pepe verde in salamoia;
- buccia grattugiata di due lime;
- 1 mazzetto di prezzemolo;
- 1 cm di zenzero fresco;
- olio evo e sale qb.
Procedimento:
- Dopo aver pulito le cozze, riporle in una casseruola dai bordi alti insieme allo zenzero, 1 spicchio d’aglio, ½ lime spremuto, gambi del prezzemolo, il peperoncino in pasta, 1 cucchiaio d’olio evo.
- Coprire il tutto con un coperchio e cuocere finché i gusci non cominceranno a schiudersi.
- Nel frattempo, in una ciotola capiente, condire il pangrattato con olio evo, buccia grattugiata del lime + il succo, pepe, prezzemolo e aglio tritati al coltello.
- Aggiungere solo alla fine il sughetto di cottura delle cozze, facendo attenzione alla consistenza del pane che deve risultare umida ma non eccessivamente.
- A questo punto dopo aver separato le cozze dai gusci e aver conservato tra questi solo i più grandi, è possibile cominciare a riempirli assicurandosi che il frutto sia ben ricoperto dal pangrattato.
- Terminata questa fase, disporre le cozze ripiene su una teglia rivestita da carta da forno, condire con un filo d’olio e infornare sotto il grill per 10-15’.
Oh Laura, Laura!
Mi hai fatto venire voglia di tutto: di mare, di trabocchi, di ouzo, di verde cristallino.
Mettici anche che sto adorando quellla paletta da cucina e quella pentola (e il fondo, vogliamo parlare del fondo?!?) 😀
Il mare me lo dovrò guardare dal tuo obiettivo o dalla mia tavola per un bel pezzo, perchè per ora non si parla di replicare, ma questa vista è decisamente appagante!
Posti splendidi questi che hai raccontato 🙂
In Puglia si chiamano con la “u”, trabucchi… 🙂 Sono come pedane di lancio verso il cielo, l’abisso, l’infinito… io li ho visti pieni di onde, tra vento e spruzzi… e ho cenato su tavoli di legno mangiando insalata di polipi, frittura e sautè di cozze, ricordo bene il menù, è stato uno dei momenti più belli della nostra vacanza nel Gargano… grazie a te ho scoperto che queste strutture ci sono anche nella tua regione, quindi sono vicine.. e quindi possiamo andarci insieme!
Anche io sono rimasta piacevolmente attratta da quella paletta e sapere che viene da un mercatino me la fa amare ancora di più… appena torneremo “alla base” a settembre dobbiamo fare qualche altro giretto a caccia di “acchiappate”, ok? 🙂
ps: che buono il ripieno, così alto e spesso poi!
Manuela
Cara Manu, tutto si può fare: trabocchi, mare e anche l’ouzo perchè no?io ne ho sempre una discreta riserva!;-) quanto alla palettina, bella vero?pensa me l’hanno regalata insieme ad un vecchio tagliere, senza rendersi conto del ‘regalone’ che mi stavano facendo 🙂 ai mercatini romani può succedere di tutto anche di ricevere una dichiarazione d’amore sfacciata quanto basta, no?;-) Ricordi?Quanto alla pentola in rame ne ho comprate altre due che ovviamente uso per cucinare e che ho comprato ad un prezzo irrisorio… pensa si tratta di un mercatino vicino a quello in cui siamo state insieme, vedi che dobbiamo replicare?:-)
Francesca
Assolutamente, altro mercato altri affari!non vedo l’ora 🙂 la prox volta ti porterò dai miei ‘fornitori’ 😉 Quanto ai ripieni saporiti, pensa che sui trabocchi c’è una piacevole variante delle cozze ripiene con formaggio e sughetto saporito, una meraviglia!!!
Il trabocco per me è un dolce ricordo del passato, mio padre era un assiduo
frequentatore del porto a lui piceva pescare, quando pescava, altrimenti comperava il pesce e mia madre al suo ritorno a casa, era pronta ad accogliere il pescato per mettersi subito all’opera, e la famiglia godeva del pesce che più fresco di così non poteva essere.
Il porto di Pescara era pieno di trabocchi, qui nella costa di Rocca S.Giovanni
sorgono abbastanza vicino alla riva e la sera d’estate è possibile
cenare su di essi con il pesce fresco al chiaro di luna che si specchia sul mare
formando una lunghissima strada argentata che dall’infinito giunge a te.
Le tue fotografie sono fantastiche, fantastico è il cane ma bellissime anche
le cozze gratinate, hanno un aspetto croccante che è la caratteristica più
importante perchè siano più gustose.Brava!
LAuretta ma che belle foto! E che voglia di mare mi hai fatto venire!! ti abbraccio
Quanto mi piacerebbe vedere l’Abruzzo e quella zona d’Italia: per me é un territorio ancora inesplorato e mi attira moltissimo, sia per i luoghi che per i profumi che secondo me si respirano. Penso che rimarrei affascinata dai trabocchi e che porterei a casa moltissime foto ed esperienze.
Le tue cozze gratinate devono essere speciali con quel ripieno generoso e il sapore freschissimo.
Buone vacanze, buon mare e buon riposo!
V
Queste non le avevo mai mangiate 🙂 anche perché credo di aver mangiato cozze per la prima volta un mese fa (mamma e la paura che non fossero pulite bene = epatite etc etc :-)) e ne ho fatta generosa scorta in Belgio accanto ad infinite frites, mi sono innamorata del loro sapore burroso, decisamente meno forte e più delicato di quello delle vongole.
E la tua pentola, quella dove le hai servite, mi riporta proprio in Belgio! 🙂 ho un vasetto colmo di pepe verde comprato più che sfizio che per altro, che bello poterlo usare adesso!
Buone vacanze cara, a presto
Antonella
🙂
Chiara
Grazie Chiara!!E si, ora la voglia di mare è diventata incontenibile anche per me, ti capisco!Un bacio!
Virginia
Non sai quanto mi fa piacere averti fatto scoprire degli scorci che non conoscevi 🙂 l’Abruzzo ha veramente tanti paesaggi e tutti di vario genere, il mare ha conservato molto dell’aspetto selvaggio che io apprezzo di più soprattutto sul tratto di costa che dalle mie parti si chiama ‘belvedere d’Annunziano’, se puoi visitalo vedrai che poesia e che cucina!Un abbraccio forte!
Mimma e Marta
Il pepe verde, soprattutto quello in salamoia, è uno dei miei preferiti e se non avete mai mangiato le cozze gratinate questa è una bella occasione per assaggiarle, assolutamente!;-) Un bacio enorme a tutte e due!
Qualcosa di sublime, cozze gratinate! Sono la mia ossessione, qualcosa che potrei mangiare fino a stare male, salvo poi non volerle vedere mai più.
Ma queste non hanno una gratinatura qualsiasi, bensì profumata al lime, il che le rende ancora più sublimi!
Uno di quei trabucchi, nel Salento, mi ha aiutata a riprendere a respirare lo scorso giugno!
Un bacione grande
Reb
Ciao cara!mi fa piacere tu conosca i trabocchi 🙂 regalano una bella sensazione quasi come quella di poter spiccare il volo 🙂 quanto alle cozze ti capisco anch’io ne vado pazza e potrei andare avanti solo con queste e un buon bianco nel calice 😉 un bacio!