La ‘panonta’ per Taste Abruzzo

'Panonta' per Taste Abruzzo

Ogni volta che si cede all’irrefrenabile tentazione di ‘scarpettare’ direttamente da una padella unta, il prezioso condimento muniti di una semplice fetta di pane, ciò che si sta mangiando è una ‘panonta’. Ed è bene saperlo!

Allora la ‘panonta’ è piuttosto una ‘licenza’ poetica, l’atto ultimo di gradimento a fine pasto, ma anche semplicemente una buona abitudine domestica, se si vuole essere sicuri di godere i piaceri della tavola fino in fondo… ad una pentola, ad esempio.

E se la ‘panonta’ allora è un ‘comportamento audace’ più che una ricetta, è interessante scoprire che tra i luoghi di diffusione di tanta ‘sfrontatezza’ gastronomica, c’è anche il mio Abruzzo ‘fantastico’ di cui ormai mi piace così tanto parlare su Taste Abruzzo.

Per fare in modo che la mia ‘panonta’ fosse tutta abruzzese, mi sono rivolta a ingredienti tipici della mia terra come al esempio la farina di Solina (che veramente sa di montagna!) e l’aglio di Sulmona. E se interessa sapere com’è stato possibile domare quest’ultimo, venitemi a trovare su Taste Abruzzo.

6 thoughts on “La ‘panonta’ per Taste Abruzzo

  • l’ho detto in occasione delle polpette al sugo, la scarpetta dovrebbe essere insignita del titolo di “patrimonio dell’umanità”!
    la faccio senza ritegno alcuno anche al ristorante (d’altronde sono una che puccia il cornetto nel cappuccino anche al bar, perciò…)
    vado a leggermi subito il tuo articolo su taste, ma già dal titolo mi ricorda tanto la “fettunta” toscana che starei giusto per pubblicare next weel da me… 🙂
    buon fine settimana carissima Laura!

  • Barbara
    La ‘fetunta’ mi piace!…anche se non so cosa sia, mi piace perché ha l’assonanza di una cosa ‘fetente’ e a me tutto ciò che è fetente nell’animo mi piace eccome se mi piace!:-)
    Quanto alla scarpetta abbiamo capito che è una cosa da buongustaie doc!!!e noi ‘modestamente’ lo siamo 😉 Un bacio a te cara Barbara e buon we!

  • Concordo con Barbara. La scarpetta é cosa sacra, bisognerebbe imparare a diffidare da quelli che lasciano un tozzo di pane e un po’ di sugo nel piatto… ma nessuno ha mai detto di loro che si perdono un piacere immenso??? Bello questo pane, la foto con il capo d’aglio é stupenda!

  • Margherita
    E lo sapevo io che anche tu eri dei nostri!;-) mi piace l’idea di diffidare di chi lascia un tozzo di pane e il gustoso sighetto nel piatto, come chi versa il vino con la sinistra o beve prima di brindare a qualcosa di bello!:-)
    Ti sto pensando: anzi poco fa ho scritto qualcosa pensando a te!;-) e tu lo scoprirai presto! 🙂

  • Mi unisco anche io al partito “scarpetta sempre e comunque”, fino all’ultima goccia di sugo o di olio! 😉
    Osservo il tuo aglio che sembra un fiore e mi stupisco – anzi è una conferma – di quanto sia bello giocare con il cibo, sia quando si conosce, sia quando è del tutto nuovo come la tua panonta che mi dai idea di abbondanza e di rotondità, per il nome che porta!

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