I cetrioli che mia nonna Irma pelava a merenda per me e mia cugina, diventavano i microfoni immaginari su cui ‘interpretavo’ una delle mie canzoni preferite di quell’estate: “Tu mi fai girar, Tu mi fai girar… come fossi una bambola”.
I cetrioli che mia nonna Irma pelava a merenda per me e mia cugina, diventavano i microfoni immaginari su cui ‘interpretavo’ una delle mie canzoni preferite di quell’estate: “Tu mi fai girar, Tu mi fai girar… come fossi una bambola”.