Torta rustica di ricotta e borragine

Torta rustica di ricotta e borragine

IMG_1027Quando ho pensato di preparare una torta rustica, nel frigo c’erano uova e ricotta. Un po’ di farina integrale in un barattolo, un po’ di sesamo, in un barattolo più piccolo. Il resto era tutto da inventare.

Così io e Silvia ci siamo ‘organizzate’ per fare mente locale e vedere come salvare un pranzo in famiglia senza allertare il resto della tribù. Abbiamo oltrepassato il cancello di casa armate di buste e cestini, la macchinetta fotografica io e un libro per il riconoscimento delle erbe selvatiche lei. Al resto ha pensato la campagna.

Campagna sabina

Campagna sabina

La direzione ci è stata suggerita dalle macchie ‘blu borragine’ sparse qua e là nei campi. Riempito il primo cestino di tutta la borragine incontrata, la fisionomia della mia torta rustica ha acquisito contorni più definiti, ma a questo punto della ricerca il nostro ‘viaggio’ non si è arrestato:

Campagna sabina

Torta rustica di ricotta e borraginetutta una varietà infinità di piante ci ha invitato ad andare avanti e, complice il sole alto e un paesaggio ricco di colori e profumi, abbiamo perso il senso del tempo. Per ogni specie di pianta trovata sulla nostra strada, abbiamo elaborato una ricetta: il tarassaco per un risotto; la pimpinella con lo spezzatino; l’aglio orsino, nella frittata; la portulaca nell’insalata di arance e fiori di glicine. E la borragine, appunto, per la mia torta salata. Ecco questo è stato il nostro menù: esattamente come l’avevamo immaginato, è arrivato sulla nostra tavola. Per la torta salata mi sono ispirata ad un impasto ‘di famiglia’ che prevede al posto del burro, vino bianco e olio d’oliva. La farina era di quelle miste, macinate a pietra così adatte alla ruvidezza di una pasta che deve risultare ‘rustica’. Certo se avessi avuto a disposizione attrezzi e teglie adatte al caso, forse la miapresentazione avrebbe goduto di qualche abbellimento in più, ma i fiori di borragine si sono prestati a decorare le mie mancanze. A tutto il resto ci hanno pensato le pratoline.

TarassacoPimpinella

Ricetta Torta salata con borragine e ricotta tratta da pellegrinaggi e fiori bluIMG_0847

torta rustica di ricotta e borragine

Ingredienti per la pasta:

  • 300 gr di farina (io integrale bio per crostate, macinata a pietra);
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco; 1/2 bicchiere di olio evo;
  • 1 pizzico di sale;
  • acqua qb solo se l’impasto dovesse risultare troppo secco e poco lavorabile;
  • 1 tuorlo per spennellare la superficie;
  • mandorle a lamelle;
  • 1 cucchiaino di semi di sesamo;
  • fiori di borragine (facoltativi);

Per il ripieno:

  • 250 gr di ricotta (io quella di pecora);
  • 250 gr di borragine (peso della verdura già lessata);
  • 1 pizzico di noce moscata;
  • pecorino stagionato qb;
  • sale qb;
  • 1 albume.

Procedimento:

  • in una ciotola capiente versare la farina, il sale, l’olio e il vino.
  • Amalgamare gli ingredienti con un cucchiaio di legno e successivamente lavorare con le mani fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. La particolarità di un impasto con olio d’oliva è tutta nell’assenza di tempi di riposo: lasciar riposare questo impasto infatti porterebbe l’olio a separarsi dal resto degli ingredienti e a rendere il tutto non facilmente stendibile sulla spianatoia. Ecco perché è consigliabile stendere subito l’impasto predisponendolo nel caso già in una teglia di cottura.
  • Per rendere più saporito il ripieno, la borragine precedentemente sbollentata in acqua bollente è stata ripassata in padella con olio, aglio schiacciato e sale.
  • In una ciotola ammorbidire con i rebbi di una forchetta la ricotta, con un pizzico di sale, noce moscata, pecorino, pepe, un albume (per legare il tutto) e infine la verdura raffreddata e strizzata di un po’ dell’acqua di vegetazione.
  • Amalgamare bene il tutto e farcire la sfoglia già stesa.
  • Ricoprire i bordi con le estremità dell’impasto in eccesso sui lati; al centro per un effetto croccante sulla parte scoperta arricchire con mandorle a lamelle. Invece sui bordi spennellare con il rosso d’uovo e decorare con i semi di sesamo. Infornare a 180 °C fino a doratura dell’impasto per 30/40′. Servire e decorare con i fiori di borragine privati della parte spinosa.

IMG_0928fiori di borragine

 

 

23 thoughts on “Torta rustica di ricotta e borragine

  • Ciao. Che meraviglia queste foto. Mi hanno fatto respirare un’aria di serenità. Il raccogliere le erbe che profumano e colorano i prati in primavera.. E poterne godere il sapore amarognolo in una torta salata. Che belle, davvero 🙂

  • Eheheh…devo dire che li hai mantenuti in vita molto bene questi fiorellini 🙂
    Mi piacciono un bel po’ tutte queste fonti di ispirazione da cui trai le tue ricette: qualcosa che non si può andare a comprare su amazon una volta letta la tua fonte, ma che bisogna vivere, ognuno a modo suo, ognuno diversamente.
    E condivido l’enorme soddisfazione di tirare fuori il proprio pasto dalla natura intorno, dell’avere il frigo mezzo vuoto ma i prati pieni, di inventarsi qualcosa di diverso per ognuna delle selvatiche protagoniste invitate al tavolo. Bello!
    Buona settimana Laura e alla prossima 🙂
    Claudia

  • Di questo post non ho ancora deciso cosa amare di più.
    Mi incantano le tue immagini, sai che ho un debole per tutto ciò che è “rustico” e campestre, ma l’eleganza di questo blu mi disorienta e mi attrae allo stesso tempo.
    Ho della borragine da usare, niente fiori,ma ci facciamo bastare quel che c’è 😀

  • Amo questo post. Perché amo le torte rustiche, i campi dove raccogliere le erbette selvatiche, amo la campagna, la Natura e la luce delle tue foto.
    Per adesso ho raccolto solo gli asparagi selvatici, ma presto raccoglierò fiori di acacia e di sambuco, tarassaco..e se riesco la borragine, purtroppo la incontro solo lungo la strada e sempre nelle curve, ma continuerò ad andare a caccia 🙂

    Stamattina ho sfornato una torta simile, per la forma e ripiena di ricotta, la tua versione le adoro.

    Un bacio grande :*

  • Dalla lavanda ai fiori di borragine… il passo è breve, in fondo! 🙂
    La tua torta rustica oltre che buona è anche ipnotica, non riesco a staccare gli occhi da quel blu… e da quel cestino! Le tue ricette campagnole mi fanno venire voglia di scarpe da ginnastica e maglietta, per lunghe passeggiate che prevedono la perdita della cognizione del tempo, un lusso sempre più raro ormai… immagino che spettacolo sia questo verde anche al tramonto…
    Vorrei assaggiare ogni piatto con le erbe e tu lo sai che adesso non avrò pace finchè non assaggerò i fiori di glicine, vero? 😀
    Tutto molto bello, perchè bella sei tu, Laura, con il tuo candore naturale.

  • Grazie per questo viaggio in campagna che ci hai fatto fare…sono incantata dalle foto e da questa torta così rustica…è una vera delizia! un abbraccio

  • Paola
    Ciao Paola, che piacere conoscerti!Sono contenta di averti accolto e portata a spasso tra campi e fiori ormai a me familiari!:-) una bella occasione anche per me il conoscerti!Grazie e a presto!

    Claudia
    Ma la sai una cosa?la campagna e questo continuo peregrinare hanno reso anche l’esperienza del blog più dinamica e sto scoprendo solo così quanto proprio questa forma di ‘spontaneità’ mi piaccia: a tavola, come in cucina ma anche con la macchinetta con cui in genere mi veniva più facile litigare che andare d’accordo!E comunque sui famosi ‘fiori blu’, tu solo hai il privilegio di conoscere la nostra ‘storia d’amore’!;-)

    Manuela
    Cara Manu ormai le ricette di campagna sono le più generose in fatto di foto, praticamente quando ci ritiriamo nel verde giro per casa con la macchinetta appesa al collo, anche quando metto in tavola e riempio i piatti degli altri. IN genere sono anche i post in cui racconto di meno e molto probabilmente perché mi piace affidare alle immagini il compito di farlo 🙂 Quanto all’assenza dei fiori di borragine, se quel blu ti ha ammaliato rincorrilo pure sostituendolo con i fiori di rosmarino o di salvia!Un bacio grande!

    Ileana
    Acacia e sambuco?ma lo sai che non li ho visti mai?Aspetterò fiduciosa di vederne da te allora!E poi, ma perché in Abruzzo le more, le erbette e tutto ciò che si potrebbe raccogliere è sempre sulle curve, senza maciapiede ovviamente?Mi hai descritto una situazione che mi era molto familiare!:-) Aspetto di vedere al più presto la tua torta!Intanto un bacio grande a te!

    Francesca
    Lo sapevo!!!!!!!!!!!Frà lo sapevo che i fiori di glicine non ti sarebbero sfuggiti!!!Una bella scoperta anche per me e sapevo che questa ‘chicca’ ti avrebbe colpita e proprio mentre scrivevo il post pensavo “Francesca mi chiederà dei fiori di glicine”. Visto?E si sono buoni carnosi e soprattutto dolcissimi!Appena possibile ci concederemo un aperitivo a base di fiori di glicine a Villa Torlonia se ti va… anche perché lì c’è un albero che a breve sarà anche carico di more di gelso, che te ne pare?

    Chiara
    Grazie Chiara, mi sa che questi giri fuori porta saranno sempre più frequenti, spero solo di non diventare ripetitiva!:-) A presto!

  • Che posto mangifico e così verde, vorremmo trovarci lì per sempre 🙂 La tua torta salata è un campo fiorito, ne siamo rimaste conquistate al primo sguardo e, siamo sicure, lo saremmo ugualmente al primo assaggio 🙂

  • Arianna
    Grazie bella!Sono felice ti siano piaciute le mie proposte, mai come in questa primavera mi sono circondata così tanto di fiori! 🙂

    Marta e Mimma
    E allora vi aspetto, venite a trovarmi pure!:-) Io per l’occasione potrei riproporre lo stesso menù!;-)

  • Laura, passare da te è sempre un piacere, la campagna in questo periodo dell’anno ci regala le primizie e una sluce naturale bellissima che tu riesci sempre a cogliere e farci vivire momenti bellissimi anche a noi. Un bacio e un abbraccio grandissimo…

  • Emanuela
    Grazie Manu!sei sempre così carina e gentile 🙂 ad ogni tuo passaggio mi regali sempre un bel sorrisone che mi si stampa in faccia e non mi abbandona!Anch’io ti abbraccio forte forte!

    Elisa
    Elisa ma sapessi quanto ti ho pensata mentre Silvia raccoglieva il ramolaccio! la tua ricetta è ancora nella mia testa!;-) Anch’io ti auguro una buona Pasqua, che sono sicura sulla tua tavola sarà ‘buonissima’!:-)

  • Cara amica, per un attimo ho respirato i profumi che hai raccontato e illustrato. Sei semplicemente fantastica nella tua complessa semplicità senza essere banale. Sei diventata una vera cuoca nel destreggiarti in nuove avventure e sapori culinari lasciandoti trasportare dall’istinto e maestria acquisita con l’esperienza. Non sei più la timida avventuriera tra le padelle in un mondo sconosciuto di spezie, ora, le maneggi con sapienza e competenza. Complimenti.
    Ma per Pasqua ??? Che ci dici?

  • Nené
    Bionda!!!!:-) Sapessi quante cose devo portarti che hanno a che fare con la Pasqua: una di queste lo sai, è il coppo!!!quanto ai colori e profumi, quelli vi aspettano, anche se penso che la prima sortita la faremo noi ‘russi’ dalle parti del vostro lago 😉 e quanto a spezie la maga indiscussa resti Tu, cara la mia maestra!

  • la tua torta è bellissima e scenografica, complimenti!!
    ma qual è la quantità esatta di olio e vino?le dosi a bicchiere mi spaventano 🙂
    Felice Pasqua

  • Roberta
    Cara Roberta, hai perfettamente ragione le dosi con tazze e bicchieri terrorizzano anche me anche se in questo caso la situazione campagnola mi ha costretto a reinventare misurini e unità di misura in genere 🙂 Comunque, hai presente un vasetto di yogurt? bene diciamo 1 dito in più della metà di un vasetto di yogurt… ecco l’ho fatto ancora, in genere la precisione sfugge dietro le mie descrizioni figurate, mi perdoni vero? 😉 a presto!

  • Ho letto tutti i commenti che ti sono arrivati,
    uno più bello dell’altro.
    Poichè non ho più parole per esprimerti
    quello che provo di fronte alle immagini,
    le situazioni magiche,le storie stupende
    che racconti, voglio associarmi a tutto ciò
    che ti è stato detto, anche di più,se questo
    fosse possibile……..
    Ti abbraccio con tanto affetto!

  • …con un po’ di ritardo, grazie 1000 della risposta!
    il vasetto di yougurt è molto più rassicurante ;), ora si che posso cimentarmi in questa deliziosa impresa!
    buona giornata e buone ricette

  • Antonella
    Grazie grazie 🙂

    Roberta
    Ciao Roberta, che bello allora sono riuscita ad aiutarti 🙂 bene sono felice, sappi che questa sera replico anch’io con un ripieno di carciofi, proverò a sperimentare con un vasetto di yougurt per vedere se le indicazioni che ti ho dato sono adatte, ma in linea generale non dovrebbero esserci problemi!:-)

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